Riflessioni da Jerez

La camera oscura di Massimo Angeletti
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Motori
24-03-2012

Riflessioni da Jerez

La camera oscura di Massimo Angeletti

    La seconda giornata di test della MotoGp a Jerez si avvia a conclusione. Pioggia e vento hanno costretto i piloti a poche tornate sperando che l’ultimo dei tre giorni consenta un lavoro completo.


    Nella prima giornata, con la pista asciutta il solito dominio delle Yamaha e delle  Honda con qualche piccola differenza. Stoner ha effettuato pochi giri, e soltanto uno, allo scadere del tempo, eccezionalmente veloce. Mentre Spies e Lorenzo con la Yamaha, Pedrosa con la Honda hanno mantenuto un buon passo per molti giri. La situazione Ducati, dopo una mattinata improntata all’ottimismo, è ripiombata nel casino. Hayden, il miglior tempo della casa di Borgo Panigale, ha “mantenuto” il suo ritardo in 1.4 secondi mentre Valentino Rossi addirittura 1.7, con il nono tempo.

    Che succede? I primi test in Malesia avevano riportato il Dottore ad un distacco accettabile dalle moto giapponesi, poi nel secondo a Sepang e qui in Spagna sembra che tutto sia tornato come prima. Questi mesi paiono trascorsi inutilmente, senza progresso, anzi… Si pensi che lo scorso anno qui a Jerez con la 800 il distacco da Stoner e dalla Honda per Rossi era di mezzo secondo. Con la mille 1,7. Si capisce che qualcosa non va! La moto? Il pilota? Probabilmente tutti e due, non riescono ad incontrarsi.

    Si dice che giovedi scorso, Rossi e Preziosi siano rimasti chiusi a colloquio per molto tempo e che Rossi abbia manifestato il desiderio di non testare continuamente nuove parti o nuovi assetti. Naturalmente non c’è certezza in merito al contenuto del confronto, ma tutti e due sono abbastanza smarriti. Immaginare una stagione di sofferenza per il pilota e la moto italiana è doloroso, ma al momento non si intravede la luce, è ancora notte piena.

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