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Al team Sky la crono

Salvatore Puccio è la nuova maglia rosa
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Giro 2013

Al team Sky la crono

Salvatore Puccio è la nuova maglia rosa

E' salito sul tetto del Giro d'Italia e lo ha fatto quasi per caso, per un'ingenuità o forse magari, chissà: per una leggerezza. Un atto d'incoscienza? Forse. Salvatore Puccio viene da un'isola, la Sicilia, e si è messo addosso la maglia rosa su un'isola, in una giornata tutta azzurra: di sole, bagnata solo dal mare, di odori forti e sensazioni capaci di accendere la fantasia di un'Italia che pedala verso la rinascita. Non è un caso che un siciliano sia diventato leader del 96/o Giro d'Italia di ciclismo sulle strade dove, nel lontano 1959, un suo conterraneo, Nino Catalano, nato a Palermo, aveva già trionfato.


Puccio, rispetto al predecessore, è nato ancora più a sud, a Menfi, in provincia di Agrigento, dove i magnifici templi dorici di Selinunte e l'area degli scavi archeologici di Eraclea Minoa quasi s'incontrano, le spiagge sono disegnate da suggestive dune che ricordano come l'Africa sia molto vicina. E' la terra dove Sciascia trovava l'ispirazione giusta per raccontare una Sicilia atroce e difficile da capire. Puccio si è preso la maglia rosa e il baronetto Bradley Wiggins ha guadagnato secondi utili, preziosi, chissà quanto determinanti, grazie al successo del Team Sky che, in 22'05'', ma soprattutto all'apice di una prestazione frenetica - praticamente senza sbavature - ha vinto la seconda tappa.


Ha vinto, la formazione inglese, ma non stravinto come ci si poteva aspettare: perchè un altro siciliano, Vincenzo Nibali, che al contrario di Puccio è favorito nella corsa alla vittoria finale, è caduto in piedi, limitando i danni. L'Astana dello 'Squalo dello Stretto' si e' piazzata infatti al terzo posto, con soli 14'' di distacco dagli 'Sky-men'. Nibali ha perso pochissimo dall'olimpionico. Il messinese è apparso soddisfatto quasi quanto Puccio, al termine della prova disputata sulle strade dell'isola verde, nella quale invece hanno pagato dazio Mark Cavendish, che ha perso la maglia rosa conquistata ieri a Napoli, dopo uno sprint al cardiopalmo; il canadese Ryder Hesjedal, penalizzato dal 7/o posto della Garmin Sharp, che ha pagato invece 25'' al Team Sky; l'australiano Cadel Evans e la sua Bcm, addirittura piazzata dopo il 10/o posto.


Le montagne sono ancora lontane, ma già si profila un duello anglo-siculo - cosa che del resto era nelle previsioni - al Giro d'Italia, con Wiggins e Nibali in singolar tenzone, pronti a darsi battaglia a colpi di secondi, fughe e inseguimenti all'ultimo respiro. Arrivano, insomma, indicazioni ben precise dalla corsa rosa, segnali che vanno in una sola direzione. E sono passate appena due tappe. Domani il Giro scenderà ulteriormente, dalla costiera amalfitana fino al profondo Cilento; il sud sarà ancora protagonista e un uomo del sud, che vive in Umbria, Puccio appunto, cercherà di tenersi ben stretta quella maglia rosa sfilata quasi con cortesia a Cavendish: per caso, per diletto, ma sicuramente in modo meritato.


A completare la giornata degli atleti isolani ha contribuito indubbiamente Giovanni Visconti, bravo a indossare la maglia azzurra, che ha sostituito la storica casacca verde e viene assegnata ogni anno al vincitore della classifica degli scalatori. Il corridore palermitano non è uno scalatore, ma ad Ischia evidentemente i sogni possono diventare facilmente realtà, sospesi fra l'azzurro del cielo e il sapore del mare.
domenica, 5 maggio 2013, ore 17.40
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