Milan - Fiorentina 1-0

Ibra gol in acrobazia, Abbiati salva il risultato nella ripresa
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Calcio
20-11-2010

Milan - Fiorentina 1-0

Ibra gol in acrobazia, Abbiati salva il risultato nella ripresa

ROMA, 20 NOV - Il Milan supera la Fiorentina 1-0 nel secondo anticipo della 13ª giornata di Serie A. Gol di Ibrahimovic. Al 41' Robinho aveva insaccato su una bella palla di Seedorf, ma in fuorigioco. Il gol rossonero, pero', non si fa attendere: al 45' Gattuso crossa e Ibra corregge in rete in acrobazia, rimediando una botta al braccio senza conseguenze. All'83' il Milan rischia: parata di Abbiati su una conclusione di Ljajic. A 4' dalla fine entra Ronaldinho per Seedorf. Kroldrup espulso a tempo scaduto.

 

Una magia da fuoriclasse stende i viola nello scampolo finale del primo tempo. Un aggancio preciso, una tempistica perfetta: al 46' del primo tempo, con una mezza rovesciata, calciata di collo pieno in acrobazia da centro aerea, manda la palla in porta e i tifosi del Milan in paradiso.

 

Torna l'Ibra-dipendenza nella tredicesima giornata di campionato nella sfida tra Milan e Fiorentina. I diavoli volano a 29 punti, dietro c'e' la Lazio a 25 (domani se la vede con il Parma). I viola hanno cercato di tenere testa al Milan ed escono a testa alta da San Siro: contro questo Ibrahimovic non ce ne e' per nessuno.

 

Il Milan dei 'mediani' l'ha spuntata nonostante - almeno nella prima mezz'ora - sia apparsa piu' lenta rispetto alle precedenti partite, muovendosi piu' orizzontalmente che verticalmente. Ancora una volta ci ha pensato Ibra (sette gol in stagione): nella storia rimarranno il suo talento e la sua classe, confermate dalla magnifica giocata di questa sera. La gioia del campione dopo il gol e' stata esplosiva e incontenibile tanto da costargli un momentaneo problema al braccio. Momenti di apprensione sugli spalti. A bordo campo per qualche minuto, e' stato soccorso e assistito. Poi, in uno scroscio di applausi, e' tornato in campo.

 

Una serata che i supporter milanisti non dimenticheranno facilmente perche' sembrava destinata a scivolare via come i calciatori sul prato viscido di San Siro, battuto da una pioggia implacabile. La Fiorentina di Sinisa Mihajlovic - senza Mutu e Jovetic - e' entrata orgogliosamente in gioco con una prima mezz'ora di tutto rispetto, rendendosi pericolosa gia' al 7' con D'Agostino su punizione, e con il giovanissimo Ljajic il quale ha sfiorato il gol in almeno un paio di occasioni piu' o meno alla scadere della mezz'ora (28' e 29'). Grande Abbiati nel difendere la propria porta. Il Milan - formula Allegri con Ronaldinho in panca per la quarta volta di seguito - nel primo tempo e' sembrato un po' legato, vagamente scollegato pur costruendo numerose palle gol.

 

Al 1' e' Bonera ad avere la possibilita' di segnare, al 10' Robinho prova a tagliare l'area con un cross basso ma non c'e' nessuno piazzato in area. Ancora Gattuso al 25' del primo tempo si trova a tu per tu con Boruc, ma si fa chiudere. Sull'altro versante, un sospetto rigore all'11' del secondo tempo per un fallo di Zambrotta su cerci. Ma al 20' e' il Milan a chiedere il penalty per un fallo di mano del capitano viola Donadel.

 

Il Milan si galvanizza dopo il gol da manuale di Ibrahimovic e aumenta il ritmo, la partita si movimenta e cresce con sortite e repentini rovesciamenti di fronte. Gilardino fa movimento, conquista palle, strappa calci di punizione ma non basta. Dopo la mezz'ora della seconda porzione della partita, la fatica inizia a farsi sentire. Cala Seedorf ma giganteggia Nesta che funge da imponente argine, in avanti si inseriscono i mediani, Gattuso non molla mai. A lui Allegri chiede di essere la mente e l'ispiratore del gioco.

 

Mihajlovic si gioca la carta Vargas al posto di Marchionni al 32' del secondo tempo, Allegri risponde con Boateng che rileva Robinho: al 34' ghiotta occasione per Kevin Prince, quattro minuti dopo Abbiati ipoteca il risultato: miracolo sul tiro di Ljajic servito in modo impeccabile da Gilardino.

 

Il Milan porta a casa il risultato grazie a una squadra in salute e che schiera un distillato di genio come Ibrahimovic. Allegri puo' guardare sereno al futuro della squadra senza spaccare il capello in quattro riguardo alla 'Ibra-dipendenza'. Dinho malinconico guarda dalla panchina, entra soltanto sul finire. Un pizzico di gloria anche per lui.

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