Australia: Kerber ko, Pennetta ai quarti
Prossima avversaria della brindisina sarà la cinese Li Na
Impresa Pennetta, prevedibile stop Fognini. La settima giornata degli Open d'Australia ha visto brillare la 31enne brindisina, che per la prima volta approda ai quarti di finale del torneo; infrangersi, come da pronostico, il 26enne ligure contro il muro Djokovic; e uscire, del tutto a sorpresa, la numero 1 del mondo, l'americana Serena Williams. E' stata dura per Flavia, numero 29 del ranking, contro Angelique Kerber, più giovane (proprio ieri ha compiuto 26 anni) e che la precede in classifica di 20 posizioni. Ma alla fine, con grinta e lucidità, ce l'ha fatta, dopo un'ora e 52 minuti di battaglia (e otto begli ace), vendicando così la sconfitta subita nei quarti agli Us Open 2011. A un primo set impeccabile, vinto per 6-1, ne è seguito uno con molte occasioni sprecate, incamerato per 6-4 dalla mancina tedesca. Raggiunta sul 5-5 (dal 5-3) nel set decisivo, la Pennetta ha accelerato aggiudicandosi l'incontro, grazie soprattutto alla maturità e concentrazione mostrate nelle fasi cruciali.
"E' l'unico aspetto positivo dell' età che avanza, rispetto a quando sei molto giovane e inesperta leggi molto meglio il momento della partita, fai la scelta giusta", ha osservato scherzando Flavia. Ora la attende la coetanea Li Na, numero 4 mondiale, che ha liquidato per 6-2 6-0 la russa Ekaterina Makarova, n. 22. Sarà un'avversaria durissima, la cinese, finalista nel 2011 e 2013 (anche se il bilancio delle sfide con la pugliese è 2-2). Ma, in questa fase, è improbabile trovare bocconi facili. "Per vincere il torneo le devi battere tutte…", la constatazione della Pennetta, che a Melbourne alloggia in un appartamento e a fine giornata si cucina. "Il mio è il miglior ristorante della città", ha scherzato con l'ex tennista australiana Rennae Stubbs che l'intervistava a bordo campo sulla Rod Laver Arena.
Niente da fare invece per Fognini, la missione si è rivelata davvero impossibile: il 26enne ligure, con il n. 16 primo azzurro del mondo, è stato superato, per 6-3 6-0 6-2, da Novak Djokovic, n. 2, campione in carica e quattro volte vincitore a Melbourne. Il match, di un'ora e 33 minuti, non ha avuto storia e Fabio non ha mai impensierito il fuoriclasse serbo, alla 28/a vittoria consecutiva dopo la finale degli Us Open persa nel settembre scorso contro Rafa Nadal, e per la 19/a volta di fila ai quarti di uno Slam (solo Federer e Connors hanno fatto meglio). Se l'uscita di scena di Fognini ha rispettato il pronostico - come gli altri ottavi maschili, con successi dello spagnolo David Ferrer, n. 3 (6-7/5 7-5 6-2 6-1 al tedesco Florian Mayer), del ceco Tomas Berdych, n. 7 (6-2 6-2 6-3 al sudafricano Kevin Anderson) e dello svizzero Stanislas Wawrinka, n. 8 (6-3 7-6/3 7-6/5 allo spagnolo Tommy Robredo) - un fulmine a ciel sereno è stata l'eliminazione della minore delle sorelle Williams, partita come favoritissima, reduce da due stagioni trionfali e 25 match vinti di fila.
Cinque titoli a Melbourne, dove però negli ultimi due anni è uscita prematuramente, Serena è stata battuta per 4-6 6-3 6-3 dalla serba Ana Ivanovic, ex n. 1 ora scesa al n. 14, finalista agli Australian Open nel 2008. Alle prese con un dolore alla schiena, l'americana non ha giocato ai livelli abituali, ma non ha invocato scusanti. "Non ero al meglio fisicamente ma lei ha giocato benissimo", .ha spiegato. Domani si completa il tabellone dei quarti: in campo, tra gli altri, Nadal, Murray, Azarenka e Sharapova. Se martedì Flavia battesse Li Na, eguaglierebbe il suo miglior risultato in uno Slam, la semifinale agli Us Open l'anno scorso. Per incrociare, probabilmente, la Ivanovic, opposta alla canadese Eugénie Bouchard (oggi 6-7/5 6-2 6-0 all'australiana Casey Dellacqua). A quel punto, sarebbe lecito sognare in grande.
domenica, 19 gennaio 2014, ore 10.35