Nfl, c'è Seahawks-49ers!
Molto interessante la partita del giovedì sera: il risultato potrebbe pesare molto, a fine stagione
Non c'è sosta. Non era così, fino allo scorso anno: la NFL cominciava a mettere in programma le partite del giovedì, i Thursday Night Games, solo da novembre in poi, ma il gradimento era tale - niente sorprese, tutto quello che la NFL manda in tv piace in maniera quasi incondizionata - che si è deciso da quest'anno di far partire la gara infrasettimanale già dalla prima giornata. Qualche conseguenza c'è, anche se vogliamo di tratta di un'interferenza paritaria: ora, tutte le squadre, alcune meno altre di più, dovranno fare i conti con la cosiddetta settimana corta, ovvero una gara importante con due soli giorni di preparazione dopo quella della domenica.
La routine delle squadre NFL è ben formata, e unica nello sport pro americano: se nel baseball, basket e hockey si gioca ogni 2/3 giorni, nel football si scende in campo solo la domenica e dunque agli allenatori viene facile, e gradito, programmare le giornate fin dalla primavera, una volta note date e orari delle gare. La domenica si gioca, il lunedì ci si ritrova per valutare la partita ed esaminare eventuali infortuni, il martedì ci si riposa, e dal mercoledì si prepara l'appuntamento agonistico successivo. Ovviamente, tutto cambia quando si gioca nel Monday Night Football, e ancora più se si scende in campo il giovedì. Saltano tutti i riti, e pazienza se poi si apre una settimana lunga, ovvero 10 giorni prima della gara successiva.
A gestire dunque una preparazione a rotta di collo, questa volta, sono state San Francisco 49ers e Seattle Seahawks, che si affrontano stanotte. Sono entrambe squadre della NFC West, in testa alla division assieme agli Arizona Cardinals con 4 vittorie e 2 sconfitte, e poco importa che ci sia una distinzione legata al fatto che i Cardinals sono formalmente primi, avendo vinto tutte e due le gare contro avversarie di division (una, proprio Seattle): siamo solo a metà ottobre e non è ora che pesano questi dettagli. Peseranno però a gennaio, quando il bilancio delle gare disputate contro le altre squadre della division determinerà, a parità di vittorie, la qualificata ai playoff, e allora la sfida di questa notte, a San Francisco, si accende di un bagliore più grande.
Inutile scendere in minuziose descrizioni di giocatori e reparti che lasciano il tempo che trovano, vogliamo però sottolineare una situazione già dibattuta nei media americani più raffinati: nella partita precedente, vinta in rimonta contro New England, i Seahawks sono stati bravissimi in difesa nella parte di campo chiamata red zone, ovvero quando gli avversari sono a 20 o meno yard dal touchdown, mentre nella sconfitta interna contro i New York Giants i 49ers alla red zone non ci sono mai (!) nemmeno arrivati, particolare sconcertante pensando alla schiacciante metodicità con cui San Francisco aveva costruito le sue quattro vittorie.
Girando la questione, curioso capire come l'ottima difesa dei 49ers affronterà il quarterback avversario Russell Wilson, un debuttante: Wilson è atletico e mobile e dunque molto diverso da Eli Manning che domenica ha giocato una grande partita contro San Francisco, e al di là della enorme differenza di talento tra i due è sempre interessante verificare come una difesa riuscirà ad adattarsi ad avversari così diversi nel giro di pochi giorni. Comunque vada, alla squadra sconfitta resterà molto tempo per rifarsi, ma occhio.
Roberto Gotta
giovedì, 18 ottobre 2012, ore 12.31