Gip: De Santis in carcere, Ciro Esposito è libero

Obbligo di firma per gli atri due tifosi napoletani
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Gip: De Santis in carcere, Ciro Esposito è libero

Obbligo di firma per gli atri due tifosi napoletani

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Il gip di Roma ha disposto il carcere per Daniele De Santis e l'obbligo di firma per due tifosi del Napoli coinvolti negli scontri prima della finale di Coppa Italia. Il provvedimento non riguarda Ciro Esposito, ricoverato in gravi condizioni.


"Pochi minuti fa il giudice per le indagini preliminari, respingendo la misura dei domiciliari per i tre tifosi partenopei avanzata dal pm, ha accolto le richieste della difesa: Ciro Esposito è libero, obbligo di firma per gli altri due", scrivono i difensori Angelo e Sergio Pisani in una nota. "La disposizione del gip prevede perciò anche la revoca del piantonamento, senza alcuna limitazione per i familiari che sono al fianco del ragazzo".


"Ciro è stato scarcerato. Ora mi sento più sollevata". Così' Antonella Leardi, la mamma di Ciro, ha commentato la decisione del gip di revocare ogni misura di custodia cautelare nei confronti del figlio ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma nel reparto di terapia intensiva.


I tre tifosi del Napoli feriti da Daniele De Santis erano arrivati a Roma a bordo di tre auto insieme con altri sei amici. Ora gli inquirenti romani vogliono identificare questi ultimi, ritenuti appartenenti al gruppo che ha aggredito l'ex ultrà romanista.


Secondo quanto ricostruito dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio, i nove partenopei, dopo aver parcheggiato sulla carreggiata opposta a quella dove si trova il Ciak Village e da dove erano partiti i sassi contro un pullman in transito, si sarebbero lanciati in direzione di De Santis insieme con altri tifosi provenienti da un'altra zona. Nel vicolo in cui il provocatore romanista aveva tentato di riparare sono partiti quattro colpi di pistola andati a segno.


Contemporaneamente all'identificazione dei compagni di viaggio di Ciro Esposito, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, gli inquirenti voglio identificare anche i tre presunti complici di De Santis che, casco in testa, sarebbero fuggiti in un'altra direzione. in particolare, non è chiaro se questi ultimi abbiamo preso parte alla sassaiola e al lancio di bombe carta contro il pullman di sostenitori azzurri.


L'impianto accusatorio della Procura di Roma ha sostanzialmente retto al passaggio degli interrogatori di garanzia. Per tre degli arrestati per gli scontri di Tor di Quinto, prima della finale di Coppa Italia, il gip ha convalidato gli arresti disponendo il carcere per Daniele De Santis, l'ultrà della Roma ritenuto la persona che ha sparato e ferito gravemente Ciro Esposito, che invece torna libero, anche se ricoverato all'ospedale Gemelli. Obbligo di firma per Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, gli altri due tifosi napoletani arrestati.


L'atto istruttorio, reso complesso anche dalle condizioni di salute di tre dei quattro fermati, ha fornito ai giudici elementi tali da confermare quanto fissato in queste ore da pm e Digos. Per De Santis resta l'accusa di tentato omicidio: è l'uomo, secondo gli inquirenti, che ha fatto fuoco con la Beretta ferendo i tifosi azzurri. Conferme sul ruolo svolto da De Santis nei violenti scontri a due passi da Ponte Milivio sono arrivate anche dal ministro degli Interni, Angelino Alfano, che ha riferito in Aula su quanto avvenuto.


Nei suoi confronti "sono comunque emersi - ha detto il capo del Viminale - evidenti elementi di responsabilità per il ferimento dei tre supporter napoletani". Il ministro degli Interni ha ribadito, inoltre, che sono in atto "ulteriori rilievi per l'uso dell'arma da fuoco a seguito del risultato non dirimente della prova stub" e per capire l'eventuale ruolo dei tre con i caschi integrali che un testimone ha visto fuggire. Per ora viene esclusa da questura e procura la presenza sulla scena dei fatti di una seconda pistola, come invece affermato da un testimone alla stampa. Un ultrà del Napoli che ha ammesso di aver partecipato al pestaggio di De Santis ha raccontato di aver visto almeno un'altra persona sparare. Ma per ora della sua testimonianza non ci sarebbe traccia negli atti istruttori.


La Procura, comunque, incassa un primo risultato al termine della giornata di interrogatori di garanzia. Per circa un'ora a Regina Coeli il gip Giacomo Ebner ha interrogato De Santis e Alfonso Esposito. Il primo ha confermato di non avere utilizzato la pistola per ferire i napoletani. "Non ho sparato io ma non sono nelle condizioni fisiche di poter ricordare cosa è accaduto", ha detto l'ex ultrà della Roma, vittima di un pestaggio.


Dal canto suo Alfonso Esposito, che è stato raggiunto da un proiettile al dito di una mano, ha spiegato al magistrato di "non aver visto chi ha sparato. Ho sentito lo scoppio di alcune bombe carta e di fumogeni e mi sono avvicinato a quel luogo da dove provenivano, ma sono stato subito ferito". Il tifoso del Napoli ha poi fatto riferimento ad una siepe da dove sarebbero, a suo dire, giunti i colpi di pistola.


Il gip si è poi trasferito, per completare gli interrogatori, all'ospedale Gemelli. Lì ha constatato le condizione in cui ancora versa Ciro Esposito. In serata il magistrato ha sciolto la riserva sulle misure cautelari, rimettendo in libertà il tifoso. "Vince la giustizia e Ciro vincerà la sua partita", hanno commentato i legali del 31enne, dedicando questa "bella notizia alla mamma di Ciro".

mercoledì, 7 maggio 2014, ore 21.37

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