Soddisfatto capitan Datome: "Non sempre le partite vanno come si pensa. L'Ungheria ci ha messo in difficolta' e noi siamo stati bravi a reagire cambiando pelle da venerdi' a stasera. Non si puo' tirare ogni volta con percentuali oltre il 60% e oggi abbiamo sfruttato la difesa. Finora un buon percorso ma da novembre sara' di nuovo un'Italia diversa. Spero proprio di andare in Cina il prossimo anno". Il match, con percentuali completamente differenti dal venerdi' grasso di Bologna, ha visto gli Azzurri procedere con un ritmo altalenante. Gli ungheresi le hanno provate tutte ma nei momenti peggiori l'Italia ha sempre trovato la giocata salvagente. Una prova corale fatta di sacrificio e grande dedizione, segno di un gruppo unito e con l'unico scopo di riportare la Nazionale al Mondiale dopo 13 anni di assenza. Nel primo quarto parte forte l'Italia, che si porta immediatamente sul 4-15. Nell'Ungheria lo schema principe e' quello di far tirare David Vojvoda, miglior realizzatore magiaro di queste qualificazioni: nei suoi 15 punti (su 28) all'intervallo c'e' tutta l'Ungheria, che riesce con una fiammata a portarsi sul -1 (23-24) prima di sprofondare a -11 con l'8-0 Azzurro che chiude i primi 20 minuti.