Ultima chance per i velocisti

Da Noale a Bibione, 182 chilometri piani prima delle Dolomiti

Tappa piatta quella di domani, la 12ª, da Noale a Bibione per 182 chilometri privi di qualunque asperità che avvicinano la corsa alle Dolomiti alla vigilia di un trittico di montagne durissimo. Scontato l'esito finale in volata, l'ultima prima delle grandi montagne.

Nella prima parte del tracciato si segue la Riviera del Brenta prima di sconfinare nella provincia di Treviso attraverso una serie di strade statali. L'unico pericolo è rappresentato da spartitraffico, rotatorie, cordoli e dossi presenti in buon numero tra Mestre, Treviso e Portogruaro.

Una volta arrivati a Bibione i corridori saranno chiamati a percorrere un circuito di 8 chilometri da ripetere due volte e caratterizzato da quattordici curve che intervallano tratti rettilinei su stradoni ben pavimentati.

Non è la prima volta che il Giro fa tappa a Bibione. Vi fece capolino già nel 1971 (vittoria di Sercu), nel 1981 (Guido Bontempi), nel 1994 (Jan Svorada) e infine nel 2000 con successo nella cronometro individuale con partenza da Lignano Sabbiadoro del colombiano Victor Hugo Pena.

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