Ma i medici dell'ospedale Civico, dove la ragazza con seri traumi alla testa e ai polmoni è ricoverata dal 21 aprile, sono molto cauti. "Il risveglio della paziente è indotto - spiega il direttore sanitario dell'ospedale Giorgio Trizzino - si abbassa la sedazione e la giovane risponde alle sollecitazioni richieste dai medici come stringere la mano o mostrare la lingua. Stiamo parlando di una paziente tracheotomizzata che non può parlare ed è ancora intubata e quindi non si può alimentare".