Nel suo palmares ci sono cosi' 21/o podi oltre all'argento mondiale di Garmisch 2011. Quello di oggi è anche il secondo successo di Brignone in questa disciplina dopo quello di due anni fa a Soldeu, in Andorra. Questo significa che Fede, come la chiamano le compagne, non è ormai più solo una gigantista ma sa dominare benissimo anche gare veloci come sono i superG. Oggi Brignone ha preceduto nientemeno che la svizzera Lara Gut, seconda, e l'austriaca Cornelia Huetter, terza.
Per l'Italia - su una pista selettiva soprattutto nelle ultime decisive curve trattate, anche con interruzioni durante la gara, con acqua e sale per non farla cedere troppo il fondo -c'e' poi una eccellente Nadia Fanchini quinta. Sofia Goggia, sempre all'attacco ma con due errori di troppo, ha chiuso invece in decima posizione.
BRIGNONE: "Sono orgogliosa di ciò che sono riuscita a fare oggi - ha detto l'azzurra dopo la gara -. E' stata una gara molto difficile e veloce: bisognava lasciare andar giù gli sci, e usare molto la testa per tenere la linea giusto senza venir spinte fuori. Poi sono molto contenta - ha aggiunto - per il quinto posto di Nadia. E' stata bravissima, soprattutto con quello che sta passando sua sorella Elena e tutta la sua famiglia: dedico a loro questa vittoria".
Proprio alla vigilia di questo Super-G, infatti, Elena Fanchini aveva annunciato una sospensione della sua attività agonistica: ha una neoplasia e deve curarsi. "Sono contenta di questo risultato un po' liberatorio - ha detto parlando della gara la sorella Nadia -, perche' in questi giorni eravamo sotto pressione. Elena mi ha espressamente chiesto di andare all'attacco oggi, e io l'ho fatto per lei. Supereremo anche questa, come abbiamo sempre fatto".
A Wengen invece - sulla spettacolare Lauberhorn, la discesa più lunga del mondo con i suoi 4.270 metri - non c'e' stata gloria per l'Italia. Ha vinto il campione locale Beat Feuz in 2.26.50 davanti al norvegese Aksel Svindal in 2.26.68 e dall'austriaco Matthias Mayer in 2.27.17. Miglior azzurro e' stato Dominik Paris, solo ottavo in 2.27.72 mentre Peter Fill, 'bisticciando' con i suoi stessi sci al cancelletto di partenza,ha chiuso in decima posizione. Fuori per una caduta in una stretta curva ad esse e' invece finito Christof Innerhofer. Domani a Bad Kleinkirchheim e' in programma la discesa con le azzurre comprensibilmente caricatissime. A Wengen tocca invece allo slalom speciale e l'Italia punta su Stefano Gross e Manfred Moelgg.