Queste le parole del procuratore della Federcalcio, Giuseppe Pecoraro, all'uscita da Palazzo San Macuto dove questa mattina e' stato ascoltato dalla Commissione "Mafia e Sport" della Commissione parlamentare antimafia.
La Procura Figc sta indagando sulle presunte violazioni del codice di giustizia sportiva da parte del presidente della Lazio, Claudio Lotito, e dei tifosi biancocelesti in occasione dei fatti accaduti prima e durante Lazio-Cagliari dello scorso 22 ottobre: la vendita dei biglietti della Sud agli abbonati in curva Nord, settore squalificato per razzismo, e l'adesione di adesivi antisemiti da parte di alcuni sostenitori biancocelesti.
Il procuratore della Figc Pecoraro è stato ascoltato stamane dal Comitato 'Mafia e Sport' della Commissione parlamentare Antimafia: "Il Comitato mi ha chiesto dei procedimenti conclusi relativi a Catania e Latina. Poi ci siamo soffermati sul fenomeno del Calcioscommesse, per il quale è necessario a mio avviso che ci sia una maggiore attenzione da parte degli organi di polizia", ha dichiarato all'uscita.
A quanto riferisce all'esterno, nessuna richiesta di chiarimenti in particolare per quanto riguarda l'inchiesta sui rapporti intercorsi tra alcuni calciatori del Napoli e i fratelli Esposito, tre imprenditori di Posillipo arrestati tempo fa dalla Dia con l'accusa di aver agevolato gli affari di due clan della camorra: "Di Napoli non si è parlato", ha specificato Pecoraro, la cui Procura ha ascoltato ieri il patron partenopeo. "Mi hanno chiesto solo perché è stato sentito De Laurentiis - ha aggiunto - è stata solo una testimonianza quella di ieri".