Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando le notizie apparse su alcuni organi di stampa, in merito alla presunta richiesta di 8 anni di squalifica della procura antidoping Nado Italia all'ex nuotatore Filippo Magnini.
"Commentare sarebbe un errore da parte mia, Nado Italia è indipendente dal Coni. Nel leggere questa notizia io sono spettatore, anche se super interessato", ha aggiunto.
Otto anni di squalifica per doping è la richiesta choc della Procura Nado Italia per Filippo Magnini.
La Procura contesta al nuotatore pesarese il consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (articolo 2.2), il favoreggiamento (2.9) e, novità delle ultime ore, la somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata (2.8). Una serie di accuse che concorre alla pesantissima richiesta.
Per il collega di Nazionale Michele Santucci, coinvolto nella medesima indagine, la richiesta è stata di 4 anni.
L'indagine Nado parte dall'inchiesta penale pesarese sul medico nutrizionista Guido Porcellini, che aveva frequenti contatti con Magnini di cui era dietologo e mentore.
Dalle indagini pesaresi non è emerso un coinvolgimento penale dell'ex nuotatore (ancora tesserato Fin) nei traffici per cui Porcellini è stato rinviato a giudizio (commercio di prodotti dopanti, falso, ricettazione e somministrazione di medicinali deteriorati) anche se alcuni comportamenti sono risultati dubbi.
Magnini e Santucci saranno giudicati, non prima di settembre, dalla prima sezione del Tribunale di Nado Italia, presieduta da Adele Rando.
Confermata la totale estraneità di Federica Pellegrini.