"Sarri alla Juve? Credo che per il popolo napoletano potrebbe essere un tradimento. Ma bisogna vedere che succederà".
Il centrocampista ha poi paragonato la filosofia di gioco di Sarri e del ct azzurro Roberto Mancini, sottolineando che si assomigliano per la ricerca del gioco offensivo con un fraseggio palla a terra. E parlando ancora del tecnico che ha portato il Chelsea alla conquista dell'Europa League e che ha avuto anche al Napoli ha aggiunto: "Credo che sia cresciuto molto e che abbia imparato molto in Premier allenando una delle più grandi squadre al mondo".
"All'inizio - spiega - sono arrivate critiche perché non erano abituati a vedere un centrocampista giocare davanti alla difesa e i risultati non arrivano. Io ho sempre creduto in quello che faccio e ho continuato per la mia strada e ho dimostrato che si sbagliavano su di me e sul nostro lavoro".
Calcio inglese e calcio italiano con profonde differenze. "La maggiore differenza - sottolinea il centrocampista italobrasiliano - è sull'intensità del gioco che è molto più alta in Inghilterra con più contrasti: ho imparato molto più a difendere e entrare sui contrasti. C'è una mentalità diversa, loro vanno sempre a mille, in Italia si lavorare più tatticamente. Ma la loro voglia e cattiveria agonistica è diversa".
Intanto, Jorginho si tiene strette le chiavi della linea mediana della Nazionale, che condivide con Marco Verratti, per un centrocampo tutto fosforo e qualità tecnica. "Mi trovo molto bene con Verratti, abbiamo caratteristiche compatibili e riusciamo a trovarci bene in campo. Credo che chi gioca in Europa, come ho fatto io e come ha fatto Marco, può aggiungere esperienza ai giovani di questo gruppo azzurro, ma anche loro possono portarci qualcosa. Abbiamo tanto noi da dare come i giovani da dare a noi".
E sul futuro conclude: "L'Italia mi manca e un giorno vorrei tornare: amo questo Paese e mi piacerebbe vivere qui".
La parola è passata poi a Emerson Palmieri: "Tutti quelli che sono in nazionale devono dare tutto con umiltà e voglia di imparare. Il nostro è un gruppo giovane, siamo una squadra che vuole sempre attaccare e vincere. Abbiamo ancora cinque giorni per lavorare e ho sensazioni molto positive in vista della sfida di Atene".
Emerson è reduce da un'ottima stagione in Premier e si candida per essere protagonista anche in azzurro. "Penso che prima dell'infortunio alla Roma - spiega - avevo fatto una grande stagione. Adesso sono tornato l'Emerson di prima, devo ancora migliorare ma sono contento di quello che ho fatto e qui devo dimostrare il mio valore e lavorare duro".
Parlando delle caratteristiche del ct della Nazionale e del tecnico che ha avuto al Chelsea, Maurizio Sarri, il difensore italobrasiliano afferma che "sono molto simili, entrambi vogliono che si pratichi un calcio offensivo con fraseggi palla a terra".
E sulle voci di mercato che riguardano Sarri aggiunge: "Per la stagione che abbiamo vissuto, con il terzo posto in Premier e la vittoria in europa League, sarebbe un peccato se andasse via. Per me dovrebbe rimanere al Chelsea, ma nel calcio non si sa mai e dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro".