Una sinfonia azzurra guidata ancora da Bodegas che al centro si muove da felino e staccandosi da falso nueve non lascia punti di riferimento agli avversari. L'attacco è prolifico (12 reti all'Ungheria, ultime tre in controfuga) e una difesa magistrale guidata da un superlativo Del Lungo in porta che prende solo cinque reti peraltro quattro con l'uomo in più.
Dopo un tempo perfetto (5-0) l'Italia va 6-0, 7-1 per poi subire l'unica flessione nel secondo tempo con il mini break magiaro di 4-0. Poi solo Italia settebelezze che vede protagonisti Gallo, Figlioli e Di Fulvio, oltre l'ispiratissimo Bodegas, che rifiniscono con doppiette un gioco fatto di ripartenze ma anche di palleggio e tecnica individuale.Riscattata la delusione dello scorso anno ai mondiali a Budapest, quando nel tempio dell'Alfred Hajos, fu 9-9 immeritato nel girone, e per differenza reti gli azzurri arrivarono secondi nel girone e dovettero affrontare il difficile quarto di finale con la Croazia (poi campione del mondo).
L'ultima vittoria in un grande campionato risaliva all'edizone iridata di Kazan 2015 quando l'8-7 azzurro ai quarti estromise i campioni del mondo in carica (oro proprio alla Picornell nel 2013) dalla zona medaglie. E ancora tre anni prima l'ultimo confronto alle Olimpiadi: all'Acquatics Centre di Londra l'8 agosto 2012 gli azzurri eliminarono ai quarti di finale gli allora tre ori olimpici consecutivi, vincendo per 11-9 con tripletta di Figlioli, ora capitano.