Solo Giacomo Agostini e Angel Nieto hanno più titoli iridati, 15 l’italiano 13 lo spagnolo, ma erano altri tempi (i mondiali erano composti da 8/9 gare e si poteva correre in più classi) e quanto ai podi Ago si fermò a 159 Nieto a 139, e dei piloti in attività solo Pedrosa e Lorenzo hanno numeri rilevanti: 135 il primo e 124 il secondo. Un record alla sua portata è quello del numero assoluto di vittorie, 110 per Rossi 122 per Agostini.
A questo proposito registriamo una diatriba: secondo Giacomo Agostini le vittorie sono 123 perché va inserita anche la partecipazione (vincente) nel campionato americano (AMA), secondo i puristi si tratta invece di contare le sole vittorie riferite ai prototipi. Quando il Dottore sarà a 120 vittorie ne riparleremo. Da questi numeri emerge un dato importante, non solo Rossi, punta al decimo titolo e organizza le sue tattiche nella strategia complessiva di un campionato, ma è tornato a rendere possibile quel che oramai non lo sembrava più. Nessuno, dopo l’esperienza in Ducati, avrebbe pensato ad una rinascita così di Valentino Rossi, nessuno avrebbe mai pensato che potesse tornare sul podio e tantomeno a vincere. Figuriamo se avrebbe potuto inseguire dei nuovi record..