Marco Fassone ha commentato cosi' lo stato del settore giovanile, parlando durante la presentazione del libro 'La fine del calcio italiano' di Marco Bellinazzo. "Sulle seconde squadre - ha detto Fassone - forse non e' la miglior riforma possibile, ma e' un segnale di cambiamento" migliore della decisione "di rinviare come gia' occorso in passato.
Non sapremo fino alla meta' di luglio se il Milan potra' accedere, ma noi siamo pronti" ha dichiarato Fassone che poi ha parlato della possibilita' che Milano abbia due stadi.
"Che la citta' sia pronta, in questo momento storico, estremamente positivo e brillante, ad avere due stadi e' evidente e chiaro. Che sia la strada giusta, questo non lo so. L'Inter ha un'idea piu' chiara perche' ci pensa da piu' tempo. Noi siamo in fase di analisi comparativa, valutando gli scenari se avessimo uno stadio nostro o se ne avessimo uno congiuto.
Saremmo gli unici club di grandi dimensioni in Europa che avrebbero stadio insieme, una casa condivisa. Poi San Siro e' San Siro e ha il suo fascino. Se qualcuno dovesse lasciarlo dovrebbe farlo dopo attenti ragionamenti".
Rivolgendosi poi a Alessandro Antonello, ad dell'Inter, Fassone ha sottolineato che "oggi, rispetto a quando venne fatto a Torino, in 12-18 mesi si possono ottenere i permessi per costruire, quindi nel 2023 potremmo avere uno stadio nuovo, che sia insieme, separato o riammodernato, per i nostri tifosi".