E' stata comunque una partita intensa fin dall'inizio ma per un pezzo priva di occasioni da gol. Non a caso, nel primo tempo se si eccettua un intervento di Ter Stegen su una conclusione morbida di Cristiano Ronaldo, i portieri sono stati pressoché inoperosi. Forse, tenuto conto della classifica, era lecito aspettarsi qualcosa di più dai blaugrana che invece hanno faticato a innescare Messi, Neymar e il pistolero Suarez. Il Real, trascinato da un Modric mostruoso, si è affidato alle ripartenze per provare a colpire l'avversario. Proprio per questa ragione, sarebbe stato utile il 'centometrista' Bale, mentre nel Barcellona tutto è sembrato precario fino a quando non è entrato Iniesta, reduce da un infortunio al ginocchio.
Se le palle gol sono mancate, il primo tempo al Camp Nou è stato caratterizzato dalle proteste. In particolare, per un fallo subito in area da Lucas Vazquez e per un intervento con un braccio, sempre in area, di Carvajal: in entrambi i casi l'arbitro Clos Gomez non ha ravvisato gli estremi del rigore. La ripresa, al contrario, è cominciata con la rete del Pistolero, al minuto 8', abile a sfruttare una palla inattiva calciata da Neymar. Il vantaggio e l'inserimento di Iniesta al posto di Rakitic, ha trasformato il Barcellona che per una ventina di minuti ha letteralmente dominato la scena, capovolgendo il copione iniziale. Ma per una vecchia regola del calcio, chi troppo spreca (due volte Neymar, una Iniesta) finisce per pagare. Così, dopo un tentativo di Cristiano Ronaldo che è uscito di pochissimo, inesorabile è giunto il pareggio di Ramos, quando stava per iniziare il recupero.
JPI