Nonostante la decisione della direzione gara di neutralizzare il tempo nell'ultimo degli otto giri del circuito del capoluogo pugliese a causa del maltempo, non sono mancate le cadute negli ultimi chilometri della tappa. In testa sono finiti a terra gli uomini della Cannondale, compreso il velocista Elia Viviani, che non ha potuto partecipare allo sprint.
Ne hanno approfittato gli uomini della Giant-Shimano, che si sono ritrovati in quattro davanti insieme al francese Bouhanni e agli italiani Nizzolo e Ferrari. L'olandese Veelers è partito lungo tentando di anticipare tutti allo sprint, ma il ciclista della Fdj ha rimontato e ha vinto nettamente, precedendo Nizzolo, anche lui in rimonta.
Alla volata non ha potuto partecipare il dominatore delle prime frazioni d'Irlanda Marcel Kittel, che si è ritirato dalla corsa oggi pomeriggio alla partenza a causa di uno stato febbrile. Nessuna variazione in classifica generale. Domani è in programma la quinta tappa, da Taranto a Viggiano, con il primo arrivo in salita.
MATTHEWS: "C'era un po' di confusione sul da farsi, ma è stata la decisione migliore". Così la maglia rosa del Giro d'Italia ha commentato la decisione della direzione gara di neutralizzare i tempi nell'ultimo giro del circuito di Bari, arrivo della quarta tappa, per limitare i problemi causati dall'asfalto reso scivoloso dalla pioggia. "Quando è cominciato a piovere abbiamo capito che si è rivelata la soluzione migliore - ha ammesso ai microfoni Rai - C'è stata una caduta a pochi km dall'arrivo, con centinaia di ragazzi in gruppo ci sarebbero stati molti più corridori a terra".
BOUHANNI: "Sembrava di stare su una pista di ghiaccio, ho rischiato di cadere due o tre volte. Ho avuto una foratura a due giri dall'arrivo ma ho potuto contare su una grande squadra che mi ha riportato avanti - ha aggiunto il velocista della Fdj ai nostri microfoni- Il circuito era scivoloso e pericoloso nell'ultimo giro, ma fa parte della corsa. E' stata una volata particolare".