Vincono Inter e Lazio

Il Crotone inguaia l'Udinese, Benevento matematicamente retrocesso

1524408657640_GettyImages-949943710.jpgLAZIO-SAMPDORIA 4-0

Tutto facile per la Lazio. La squadra capitolina, fra le mura amiche, ha sconfitto, per 4-0, la Sampdoria. Un successo mai in discussione per i biancocelesti, in gran spolvero, che proseguono la lotta a tre (con Roma e Inter) per due posti nella prossima Champions League. Battuta d'arresto per i blucerchiati, un po' "appannati", che perdono terreno nella lotta in chiave Europa League (con Milan e Atalanta al momento in vantaggio). A decidere la sfida le reti (nel primo tempo) firmate da Milinkovic-Savic e De Vrij e il doppio sigillo finale del solito Immobile (giunto ora a quota 29 in campionato). 

Dopo una prima fase di studio (durata circa 20 minuti) i capitolini hanno preso via, via il comando del gioco. Al 23', su cross di Marusic, Lucas Leiva di testa ha mancato il bersaglio grosso da buona posizione. Sei primi piu' tardi la Samp ha risposto con una gran botta da fuori area di Barreto, respinta dall'attento Strakosha. Poi, al 32', e' giunto il vantaggio della Lazio: su cross da sinistra di Radu, Milinkovic-Savic ha sovrastato Strinic, insaccando alle spalle di Viviano con un perentorio colpo di testa. Lo stesso portiere degli ospiti si e' superato al 42', su un tiro da fuori area di Marusic, prima di capitolare (un minuto dopo) per la seconda volta, su un bel colpo di testa di De Vrij (su corner battuto da Felipe Anderson e su altra "dormita" di Strinic).

Poca storia nella ripresa, aperta (all'8') da un tentativo di Zapata, bravo nel partire alle spalle di De Vrij ma non nella conclusione verso la porta biancoceleste. Poco prima della mezzora Caceres di testa ha spedito la palla al lato da ottima posizione. Infine, dopo un tentativo poco fortunato di Milinkovic-Savic (con doppia deviazione), terminato di poco fuori, e' arrivata la doppietta di Immobile. Il bomber del campionato ha segnato al 40', su imbeccata di Milinkovic-Savic, e al 43', dopo errore di Ferrari e assist del neoentrato Nani. Olimpico in festa; processi in casa Samp.

CHIEVO-INTER 1-2

Soffrendo e sbuffando, l'Inter resta aggrappata al treno Champions: contro un Chievo che - dopo un primo tempo di buon livello, in cui Handanovic e' stato protagonista almeno in un paio di circostanze ed e' stato anche salvato dal palo - ci ha provato fino al 95', sfiorando il clamoroso 2-2 all'ultimo respiro con la spaccata di Tomovic (forse in offside), la squadra di Spalletti vince per 2-1 e ritrova il successo esterno che le mancava dal pokerissimo contro la Sampdoria. Le firme, tanto per cambiare, sono quelle di Icardi e Perisic, ma quanta paura dopo la rete di Stepinski al 90' che ha dato il 'la' all'assalto finale gialloblu'. 

Al 22' Inter vicina al gol: Rafinha scarica per Karamoh, diagonale out di un soffio. L'Inter mantiene il possesso del pallone ma quando riparte il Chievo fa paura: e' super Handanovic sul mancino improvviso di Cacciatore, attento quindi su Pucciarelli, lanciato in contropiede. 

Nella ripresa La punizione di Brozovic scalda subito i guantoni di Sorrentino, poco dopo il duello si ripete ma e' il momento del vantaggio interista: Icardi appoggia in rete sull'assist di D'Ambrosio, secondo il guardalinee in fuorigioco sul tiro del croato respinto dal portiere. Valeri inizialmente annulla, poi convalida dopo intervento del Var. Protesta il Chievo perche' ritiene che ci fosse stato un fischio precedente di Valeri, smentito dallo stesso arbitro romano: Inter in vantaggio, per Icardi e' la rete numero 26. Trovata la via della rete, l'Inter si esalta negli spazi e il Chievo - che rischia un clamoroso autogol con Bani - incassa il bis: bella l'azione corale, Rafinha riceve da Karamoh e la tocca per Perisic, glaciale davanti a Sorrentino.

Nei cinque di recupero il Chievo ci prova in ogni modo, l'Inter non tiene palla e all'ultimo istante Tomovic manca il 2-2. Scampata la paura, l'Inter si porta a casa tre punti pesantissimi, anche se Roma e Lazio restano un punto piu' su. 

ATALANTA-TORINO 2-1

Grazie alle reti di Freuler e Gosens, l'Atalanta batte 2-1 il Torino e continua meritatamente la sua rincorsa per la qualificazione all'Europa League. Con il CT della nazionale azzurra, Gigi Di Biagio, presente in tribuna, l'Atalanta sfoggia un'altra prestazione di alto livello che conferma l'ottimo lavoro svolto da Gasperini dal suo arrivo a Bergamo. Discorso del tutto diverso per il Torino, che non riesce a dare continuita' ai propri risultati e che oggi probabilmente ha perso l'ultimo treno utile nella corsa alle zone nobili della classifica.

Partenza positiva per i granata che, gia' al 4', provano a far male ai nerazzurri con Belotti che, lasciato tutto solo in area dalla retroguardia avversaria, di testa colpisce bene il pallone ma senza riuscire a inquadrare la porta.  Scampato il pericolo, l'Atalanta prova a scuotersi dal torpore di inizio gara e, al 19', in discesa offensiva, Freuler si mette in proprio e, dal limite dell'area, scarica un destro potente che sfiora il palo alla sinistra di Sirigu. La pressione dell'Atalanta non accenna a diminuire e, al 29', dopo l'intervento di Sirigu sulla conclusione mancina di Barrow, Freuler intercetta il pallone e calcia di prima intenzione ma la traiettoria diventa un assist per Hateboer che, tutto solo, non riesce a deviare la palla verso la porta. Al 37', l'ultima occasione da rete del primo tempo: Barrow, servito al limite dell'area da Cristante, scarica un sinistro potente ma centrale e Sirigu, ben appostato, respinge la conclusione del giovane attaccante salvando lo 0-0 che chiude la prima frazione di gara.

Al ritorno in campo dagli spogliatoi, il Torino prova immediatamente a rendersi pericoloso e, dopo appena quattro minuti, Acquah opta per la conclusione potente da fuori area, ma il pallone viene respinto dal muro difensivo innalzato dalla difesa bergamasca. La risposta dei padroni di casa non tarda ad arrivare e, all' 8', Freuler, servito alla perfezione da Barrow, segna la rete del vantaggio con uno stacco di testa da posizione ravvicinata che non lascia scampo a Sirigu.

Lo svantaggio subito non deprime l'undici di Mazzarri che, all'11', trova la rete del'1-1: Edera serve in profondita' Ljajic che, con un destro diagonale preciso, batte un incolpevole Berisha.

La gara si accende improvvisamente e i padroni di casa, sospinti dall'entusiasmo del pubblico dell'Atleti Azzurri d'Italia, si riversano nella meta' campo granata e, al 19', i nerazzurri si riportano in vantaggio. Sulla destra, Castagne riceve palla da Gomez e di prima intenzione serve sul secondo palo Gosens che, col piatto, non deve fare altro che appoggiare il pallone in rete per il gol del 2-1 e il primo sigillo personale in serie A.

Alla ricerca della rete del pari, Mazzarri prova a dare nuove energie al proprio reparto offensivo inserendo Berenguer per Acquah. Il Toro ci prova e, al 34', Berisha, nell'ultima azione da rete della gara, e' costretto agli straordinari per anticipare Edera in scivolata fuori dall'area di rigore e salvare una vittoria che tiene accese le speranze europee per i bergamaschi.

UDINESE-CROTONE 1-2

Anche il Crotone passa alla "Dacia Arena" e non si arresta la serie nera dell'Udinese. I calabresi vincono 2-1 una sfida con in palio punti importanti per la salvezza. Si tratta dell'undicesima sconfitta consecutiva per i bianconeri, la quinta di fila in casa, mentre i rossoblu' non potevano fare di meglio dando continuita' all'importante pari con la Juve.  

 L'Udinese la sblocca subito e al 6' passa in vantaggio grazie a Lasagna che stoppa il pallone e con una gran girata di sinistro infila Cordaz nell'angolino destro; decimo gol per lui. Immediata la replica e il pareggio del Crotone al 7': iniziativa di Nalini che da sinistra supera un avversario e crossa in mezzo per Simy lesto ad anticipare Samir con il destro vincente. 

Al 7' della ripresa il primo cambio del match lo decide Oddo che inserisce Zampano al posto di un poco brillante Widmer che nel primo tempo aveva sofferto non poco. All'11' cross pericoloso di Rohden da destra e bravo Larsen che legge bene e anticipa Ceccherini. Al 15' Crotone vicino al vantaggio: angolo da sinistra di Barberis, Simy salta piu' in alto di tutti e di testa manda di un soffio il pallone a lato. 

Quando la partita sembrava ormai incanalata sull'1-1 finale arriva l'acuto finale del Crotone. Simy riceve palla dal limite, si gira e tira di destro, deviaizone sfortunata di Samir che consegna pala a Faraoni, sinistro che non da' scampo a Bizzarri. L'Udinese sfiora il pareggio al 44': Fofana serve in area Lasagna che supera Capuano e con il sinistro impegna Cordaz. Sulla respinta, Fofana di testa, manda a lato.

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  • pubblicato22.04.2018
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