Verdi-Nagy, Verona ko

Il Bologna vince 2-0 e inguaia i veneti, pari in Sassuolo-Benevento

1523805611667_GettyImages-946526750.jpgBOLOGNA-VERONA 2-2

Tre punti per scrollarsi di dosso la paura, allontanare la zona calda e riagganciare il Genoa in 11esima posizione. E' servito al Bologna il ritiro imposto da Donadoni: battuto e inguaiato un Verona che resta penultimo a -3 dalla Spal che occupa la quartultima posizione. Un gol per tempo, e successo ampiamente meritato.

C'è voluta una prodezza di Verdi, una magica punizione di sinistro con palla all'angolino, per far cadere il bunker del Verona in un primo tempo dove il Bologna ha attaccato di più sprecando troppo, contro un Verona appena diligente cui però la fantasia di Cerci e la buona volontà di Fares non sono stati sufficienti per rispondere a tono alle iniziative dei locali.

Le prove generali gli emiliani le avevano fatte prima del quarto d'ora, con una sassata di Masina di poco a lato e una botta di prima di Dzemaili, ben servito da Palacio, che aveva costretto Nicolas a un grande intervento. L'occasione giusta arriva al 30' quando Verdi, messo giù da Fares al limite dell'area di rigore, indovina la parabola perfetta con Nicolas che non vede neanche partire il tiro e resta immobile tra i pali.

La scossa il Verona la sente e la dà Cerci che dopo una bella discesa elude due avversari e dà l'illusione ottica del gol con un tiro che si spegne sull'esterno della rete. E' un fuoco di paglia perchè è sempre il Bologna a fare la partita e solo la sfortuna nega il raddoppio al 42' quando Palacio intercetta un rinvio corto di Vukovic, ma il palo gli nega la gioia del gol. Prima del riposo è ancora un colpo di reni di Nicolas a salvare la porta scaligera su botta da fuori di Pulgar. E' un altro Verona quello della ripresa, più intraprendente e cattivo, ma il Bologna non si fa spaventare.

Palacio e Verdi sono due spine nel fianco, la difesa regge e Mirante prende pochissimi rischi. Il più clamoroso con un bel tiro dalla distanza di Fares al 90' ma a chiudere i giochi definitivamente arriva il raddoppio proprio nel recupero. Al 94' è Nagy, che da pochi minuti era entrato al posto di Poli, a ribadire in rete una respinta di Nicolas sul tiro a botta sicura di Destro. Finisce 2-0 e per il Verona si fa sempre più dura.

BENEVENTO-SASSUOLO 2-2

Mai dire Benevento. Dopo aver spaventato la Juventus i sanniti fanno venire il sudore freddo anche al Sassuolo, conquistando il primo punto in trasferta.

A Reggio Emilia finisce 2-2, con le doppiette di Diabatè (che ne aveva fatti due anche ai bianconeri) e Politano ed è un risultato che rispecchia quanto visto: gli emiliani allungano a sei la striscia di partite positive (ma c'è una sola vittoria e 5 pareggi), il Benevento continua a onorare il campionato.

Illusorio l'avvio intrigante del Sassuolo, non martellante ma efficace. Un pallonetto di Cassata, mossa a sorpresa di Iachini, con palla alta di pochissimo è l'unica emozione iniziale, poi al 20' ancora un corridoio centrale non presidiato dai centrali del Benevento, Politano giunge al limite e apre il destro: sfera che esce di poco.

Poi ecco i sanniti. Il gol che dopo 22' suona come una doccia gelata in faccia al Maipei Stadium è da raccontare: invenzione di Djuricic, che innesca Diabaté con un colpo di tacco: il gigante maliano sguscia alle spalle di Rogério, e fredda Consigli con un pallonetto centrando il sesto gol in sei partite. Nell'occasione si fa male Guilherme, per un calcione di Acerbi, e deve lasciare il posto a Brignola.

Il Sassuolo accusa il colpo e fatica a trovare la bussola, ma il Benevento non sa approfittarne e sciupa troppo. Lo fa al 37' quando Djuricic cerca il dialogo al limite con Diabaté, zampata di Dell'Orco, che pesca fortuitamente l'incursione dell'ex Samp, che aggancia però male e spreca una grande occasione a pochi passi dalla porta e lo fa anche dopo il gol del pari, che arriva al 41'. Dormita della retroguardia sannita, taglio sul binario destro di Babacar, che approfitta delle incertezze di Djimsiti e Letizia, e mette al centro per Politano che insacca in tap-in.

Uno a uno ma il Benevento subito dopo potrebbe segnare ancora: clamoroso due contro uno dei sanniti, Brignola prova ad appoggiare per l'accorrente Diabaté, ma il suo tocco è impreciso, e termina tra le braccia di Consigli. Ultimo brivido prima del riposo all'ultimo dei 6 minuti di recupero, quando c'è bisogno dell'intervento del Var per una collisione tra Magnanelli e Tosca proprio al limite dell'area. Non è rigore e il tempo si chiude sull'1-1. La ripresa di apre con una bella parata di Puggioni che neutralizza una velenosa girata di Politano.

Se il Sassuolo è più continuo, il Benevento non sta a guardare e sa rendersi pericoloso come all'11' con Sandro: tiro forte, mira imprecisa. Iachini si gioca la carta Berardi togliendo Magnanelli e presentando una squadra più offensiva. La pressione dei locali sfocia nel gol al 19' di Politano, alla settima rete stagionale. Babacar viaggia centralmente e imbuca indisturbato per Politano, che supera Puggioni con un tocco sotto. Il Benevento però non si arrende mai e il suo uomo in più è ancora Diabatè. Imbucata di Sandro per Cataldi, che sorprende alle spalle Adjapong e mette al centro: è in ritardo Dell'Orco, Diabaté in spaccata non perdona. Finale rovente ma il risultato non cambia più.
 

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  • pubblicato15.04.2018
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