Super Fognini, Nadal ko

L'azzurro: "La vittoria più bella della mia carriera"

1441438485013_1.jpgFabio Fognini si è qualificato agli ottavi di finale dello Us Open, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam, in corso di svolgimento sui campi in cemento di Flushing Meadows. L'azzurro, numero 32 del mondo e del seeding, ha sconfitto lo spagnolo Rafa Nadal, numero 8 del ranking Atp e del tabellone, con il punteggio di 3-6, 4-6, 6-4, 6-3, 6-4 dopo tre ore e 46 minuti di gioco. Solo un tennista era stato capace in passato di battere il vincitore di 14 prove dello Slam rimontandogli due set di svantaggio: era il 2005 a Miami e ci era riuscito Roger Federer nella finale di Miami. Il 28enne ligure aveva già battuto Nadal due volte quest'anno prima in semifinale a Rio de Janeiro e poi negli ottavi di finale a Barcellona, perdendo invece in finale ad Amburgo.

Il successo di New York ha, però, tutto un altro sapore per l'importanza del torneo. Contro l'ex numero uno del mondo Fognini si è superato recuperando un match che sembrava compromesso per colpa di tre piccoli ma determinanti passaggi a vuoto: il primo in apertura di match, il secondo sul 4-4 del secondo (turno di battuta perso da 40-0) e il terzo sull'uno a uno della terza partita. Tre break quasi fatali. Quasi, perché il numero 32 del mondo non si è arreso ed è riuscito a rientrare. Ha recuperato il break di svantaggio e strappato ancora il servizio al maiorchino sul 5-4 allungando il match al quarto set.

Sembrava solo un incidente di percorso, perché lo spagnolo è scappato di nuovo via in avvio di quarta partita, grazie anche a due doppi falli di Fognini che gli hanno praticamente consegnato il break. Match in archivio? Niente affatto. Da quel momento l'italiano ha preso il controllo del match: si è accorto del calo del rivale ed ha avuto la freddezza e la lucidità di non dargli più respiro. Ha alzato il ritmo e per il 29enne di Manacor non c'è stato scampo. Due pari da 0-2, ancora break nell'ottavo game e quarto set in archivio per 6-3. L'azzurro non ha mollato di un centimetro continuando a martellare il mancino spagnolo con accelerazioni devastanti, soprattutto di diritto.

Nel set decisivo il ligure è stato sempre avanti e lo spagnolo a rincorrere in affanno: dall'uno a uno tutti break con Fognini che è andato a servire per il match sul 5-4. Era il momento della verità e non ha fallito chiudendo su un rovescio largo di Nadal una sfida che resterà nella storia del tennis italiano. Dal 4-4 il ligure ha messo a segno un parziale di otto punti a due. Alla fine si sono contati 70 vincenti a 30 per Fognini. Domenica negli ottavi troverà un altro spagnolo, anche lui mancino, il 33enne Feliciano Lopez, testa di serie numero 18, che ha eliminato al terzo turno il canadese Milos Raonic, numero 10 Atp, in tre set: 6-2, 7-6 (7-4), 6-3. Non ci sono precedenti.

"E' una delle mie vittorie più belle. Forse proprio la più bella. Battere Nadal rimontandogli due set in uno Slam come gli US Open è incredibile. Devo ancora ben realizzare. Soprattutto - ha aggiunto il ligure come riporta il sito della Federtennis - devo recuperare bene per questi ottavi a New York, un risultato che non avevo mai raggiunto in questo torneo. Sono venuto qui con tanta voglia di fare nonostante non avessi tanti match sul cemento nelle gambe".

Nel quinto set Fognini ha dato una dimostrazione di lucidità e solidità da campione: "Ho cercato di restare sempre concentrato al massimo e di pensare al mio tennis. E' stata una gran bella vittoria pure dal punto di vista mentale, ho gestito bene le sensazioni, le emozioni in campo, i momenti delicati. Una goduria...".

L'azzurro è rimasto calmo e concentrato anche quando nel quinto set il pubblico newyorkese si è schierato dalla parte di Nadal. "Rafa è un grande campione, qui ha vinto due volte e la gente lo ama. E' normale che facciano il tifo per lui". Ora non c'è non c'è neppure il tempo di gioire perché domenica l'azzurro è atteso dalla sfida negli ottavi con un altro spagnolo, anche lui mancino, Feliciano Lopez. "Serve benissimo e ti fa giocare male perché non ti dà ritmo, ti toglie il tempo", spiega Fognini che poi conclude: "Tutte le volte che ho battuto Nadal poi ho perso la partita successiva. Quest'anno è successo prima a Rio e poi a Barcellona". A Fognini sfatare quest'altro tabù.

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  • pubblicato05.09.2015
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