Ulivieri: 'Non mi dimetto, altrimenti arriva Malagò'

'Il rischio che venga qualcuno da fuori mi sembrerebbe una iattura'

1511183311443_WGettyImages-589757314.jpg"Rientra nella logica di quello che abbiamo sempre detto, che dovevamo arrivare al Consiglio federale e attendere che il presidente ci comunicasse le sue decisioni. Non la condividiamo perche' pensavamo si dovessero attendere le Leghe di A e B e poi prendere una decisione ma quella di Tavecchio e' una scelta personale".

Cosi' Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, commenta le dimissioni del numero uno della Figc.

"Se poi qualcuno ha spinto per questa decisione per mettersi qualche medaglia al petto, e credo che qualcuno lo ha fatto, non sa fare il dirigente, credo che sia un errore. Il senso di responsabilita' voleva che si aspettassero le Leghe di A e B ma rispetto la scelta del presidente federale. Mi riferisco a Malago'? Malago' non c'entra nulla, Tavecchio come atto politico aveva chiesto le dimissioni di tutti ma cosi' facendo c'era davvero il pericolo che arrivasse Malago' o qualcuno da fuori perche' le cose non funzionano il che mi sembrerebbe una iattura".

Ulivieri nega qualsiasi frattura con Allegri ("l'ho sentito ieri ed eravamo tutti d'accordo sulla linea da tenere oggi") ribadendo che sarebbe stato "un segno di responsabilita' aspettare le Leghe di A e B perche' se su 22 convocati solo pochissimi giocano titolari un problema ci sara' e andava affrontato tutti insieme. Poi Tavecchio poteva dimettersi o meno, ma e' stato un errore grosso e un segnale di debolezza".

E se in futuro si candidasse alla presidenza Tommasi? "Nel 2014 abbiamo sostenuto Albertini - ricorda Ulivieri - Poi sono cambiate le cose e c'erano candidati che erano espressioni delle Leghe e noi eravamo padroni di andare dove si voleva. Ci dovremmo pensare anche se si e' aperto un solco fra noi e l'Aic, qualcosa si e' rotto e dovremmo vedere e valutare. Abbiamo sostenuto Tavecchio - aggiunge - perche' ogni squadra avesse un allenatore, se qualcuno pensa di poter fare allenare tutti, noi non potremmo dare il nostro appoggio. Per risolvere i problemi del calcio la prima cosa e' avere tecnici preparati ad allenare i ragazzi".

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  • pubblicato20.11.2017
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