Spalletti: "Pensiamo gara per gara"

"L'Inter ha una rosa forte, sarà un duello a tutto campo"

Stadio Roma, Spalletti "brava Raggi"Domani l'Inter, poi il derby di Coppa Italia con la Lazio, di nuovo campionato e quindi l'Europa League, ma l'importante e' affrontare "una gara alla volta". Luciano Spalletti non vuole andare piu' in la' di domani sera. La Roma e' attesa da un ciclo di fuoco fra serie A e coppe "e non si deve cadere nel tranello per cui una partita e' piu' difficile e un'altra piu' facile. Giochiamone una alla volta, senza interpretarne male nessuna perche' sono tutte gare di livello".

E allora testa solo all'Inter, che ha vinto 9 delle ultime 10 partite di campionato, perdendo solo con la Juve. "Sono una squadra forte, hanno trovato degli equilibri grazie a Pioli che e' un allenatore molto bravo, capace, uno di quelli che sa parlare di tattica e sa essere convincente con i suoi calciatori. Ha cambiato atteggiamento tattico della squadra e siamo pronti ad affrontare una squadra vincente".

La chiave della gara di San Siro potrebbe essere sulle fasce ma "l'Inter ha una rosa forte, sara' un duello uomo contro uomo a tutto campo. Hanno una squadra imbottita di grandi nomi, di grandi qualita', bisogna vedere chi sara' piu' bravo a essere piu' continuo, a individuare la giocata che possa mettere in difficolta' l'avversario. Mi aspetto una partita molto aggressiva."

"Se cambierei Dzeko con Icardi? Mi tengo i miei giocatori, Edin e' fondamentale per il nostro gioco offensivo, me lo tengo stretto". Dopo Sarri a dicembre, anche ieri Pioli ha sottolineato la differenza 'notevole' fra i rigori concessi alla Roma e quelli avuti dall'Inter, 11 contro 2. "Non so se si riferissero ai pochi rigori avuti o ai troppi nostri", commenta stizzito Spalletti. "Pero' so che nelle 19 partite dell'anno scorso la Roma ha avuto un solo rigore e nessuno ha chiesto niente a nessuno e nessuno e' andato a fare abbinamenti con altre squadre. Forse volevano usare noi per chiedere qualcosa ma sono allenatori bravi e forti e si devono prendere qualche handicap, altrimenti noi allenatori deboli come facciamo a colmare la differenza con quelli piu' bravi?", aggiunge ironizzando.

Tornato a prendersi le responsabilita' della sconfitta di giovedi' col Villarreal ("non ho messo i giocatori nelle condizioni migliori per esprimersi e a qualcuno mancava un po' di ritmo partita ma avremo bisogno di questi calciatori e si faranno trovare pronti"), Spalletti come tutta la Roma esulta per l'accordo in Campidoglio sullo stadio. "E' una cosa importante, fondamentale per la citta', quando una personalita' come il sindaco Raggi, attraverso il dialogo, riesce a trovare tutela e soddisfazione per tutti, ha raggiunto il massimo. E' un risultato che da' forza alla citta', non solo a chi ha piacere di andare a vedere una partita, e' una soluzione corretta, di crescita della citta'. Lo stadio di proprieta' e' il traguardo a cui ambiscono tutte le societa', e' il motivo per cui il calcio in Inghilterra e Germania ha piu' potenzialita' che in Italia".

E chissa' che il via libera allo stadio non avvicini il futuro del tecnico a quello della Roma. "C'e' da fare i risultati, se non si fanno i risultati cambia tutta la prospettiva - replica il diretto interessato - Bisogna vincere. I giocatori forti, che hanno un valore affettivo per l'ambiente, che sanno giocare a calcio vanno tenuti, da qui in avanti ne parlero' con la societa'. Io non ho da dire piu' nulla. Servono giocatori forti per competizioni forti e va dato seguito al lavoro degli ultimi anni ma in societa' sanno come fare, i tifosi della Roma possono stare tranquilli".

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  • pubblicato25.02.2017
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