Semifinali tra sorprese e conferme

Coppa Italia | Cadono Reggio Emilia e Sassari. Avanti Milano, Trento, Avellino e Cremona

1455919035550_b2.jpgCadono Reggio Emilia, numero uno del seeding, e Sassari, campione in carica. Rispettano invece il pronostico Milano, padrona di casa e favorita d'obbligo, e Trento, per la prima volta nella sua storia tra le ultime quattro al pari di Cremona. La giornata dei quarti di finale delle Final Eight di Coppa Italia scivola via tra sorprese e conferme. Domani le due semifinali: in campo Dolomiti Energia Trentino contro la Sidigas Avellino (ore 18,15), antipasto del derby tutto lombardo tra EA7 Milano e Vanoli Cremona (ore 20,45).

La partita piu' spettacolare ed emozionante e' stata quella che ha visto contrapporsi Cremona e Sassari: la Vanoli sorride al supplementare (97-89) con 28 punti di Turner dopo aver recuperato 10 punti di svantaggio negli ultimi 4'. Molto criticata la decisione di Alexander di non fare fallo a pochi secondi dalla sirena e permettere il canestro da tre punti, firmato da Cazzolato, che ha mandato la gara all'overtime. "Avevamo detto di fare fallo tattico e invece non lo ha fatto senza saper dare spiegazioni - lo sfogo di coach Calvani -. Siamo stati superficiali e l'abbiamo pagata a caro prezzo". Cremona affrontera' Milano che ha avuto la meglio di Venezia (88-59), pur dovendo per il limite degli stranieri a Barac e Kalnietis (a referto sono andati Batista e Jenkins): una prova di forza impressionante per la squadra di Repesa, preoccupato pero' per un infortunio che ha costretto Cerella ad uscire dal campo.

Dall'altra parte del tabellone Trento, con un secondo tempo in assoluto controllo e cavalcando le delizie di Wright (18 punti, 9 rimbalzi e 4 assist) che vince il duello tra centri con Kirk, spegne i sogni di una Pistoia volenterosa ma con poca energia (81-74). Se la vedra' con Avellino che ha battuto nettamente Reggio Emilia (94-87), delusione della manifestazione ma con giustificazione: coach Menetti ha recuperato solo in extremis tre pedine chiavi come Kaukenas, Aradori e Stefano Gentile. E contro questa Sidigas, che suona la nona sinfonia, e' fatale non essere al meglio.

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  • pubblicato19.02.2016
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