Brignone trionfa a B.Kleinkirchheim

L'azzurra vince il superG, per lei secondo successo stagionale

sport_focus_imagec199a7d19ca1167f4479bf9e1be971a1.jpgLampi dell'Italia sulla strada verso l'Olimpiade invernale di PyeongChang. E' stata una strepitosa cavalcata vincente quella con cui l'azzurra Federica Brignone ha vinto il Super-G di Coppa del mondo di sci a Bad Kleinkirchheim, sulla difficile pista intitolata all'indimenticabile campione carinziano dell'alta velocita' Franz Klammer.   Per la 27enne azzurra figlia di Ninna Quario e' il secondo successo stagionale dopo quello di fine dicembre nel gigante di Lienz e il settimo in carriera.

Nel suo palmares ci sono cosi' 21/o podi oltre all'argento mondiale di Garmisch 2011. Quello di oggi è anche il secondo successo di Brignone in questa disciplina dopo quello di due anni fa a Soldeu, in Andorra. Questo significa che Fede, come la chiamano le compagne, non è ormai più solo una gigantista ma sa dominare benissimo anche gare veloci come sono i superG.  Oggi Brignone ha preceduto nientemeno che la svizzera Lara Gut, seconda, e l'austriaca Cornelia Huetter, terza.  

Per l'Italia - su una pista selettiva soprattutto nelle ultime decisive curve trattate, anche con interruzioni durante la gara, con acqua e sale per non farla cedere troppo il fondo -c'e' poi una eccellente Nadia Fanchini quinta. Sofia Goggia, sempre all'attacco ma con due errori di troppo, ha chiuso invece in decima posizione.  

BRIGNONE: "Sono orgogliosa di ciò che sono riuscita a fare oggi - ha detto l'azzurra dopo la gara -. E' stata una gara molto difficile e veloce: bisognava lasciare andar giù gli sci, e usare molto la testa per tenere la linea giusto senza venir spinte fuori. Poi sono molto contenta - ha aggiunto - per il quinto posto di Nadia. E' stata bravissima, soprattutto con quello che sta passando sua sorella Elena e tutta la sua famiglia: dedico a loro questa vittoria".  

Proprio alla vigilia di questo Super-G, infatti, Elena Fanchini aveva annunciato una sospensione della sua attività agonistica: ha una neoplasia e deve curarsi. "Sono contenta di questo risultato un po' liberatorio - ha detto parlando della gara la sorella Nadia -, perche' in questi giorni eravamo sotto pressione. Elena mi ha espressamente chiesto di andare all'attacco oggi, e io l'ho fatto per lei. Supereremo anche questa, come abbiamo sempre fatto".  

A Wengen invece - sulla spettacolare Lauberhorn, la discesa più lunga del mondo con i suoi 4.270 metri - non c'e' stata gloria per l'Italia. Ha vinto il campione locale Beat Feuz in 2.26.50 davanti al norvegese Aksel Svindal in 2.26.68 e dall'austriaco Matthias Mayer in 2.27.17. Miglior azzurro e' stato Dominik Paris, solo ottavo in 2.27.72 mentre Peter Fill, 'bisticciando' con i suoi stessi sci al cancelletto di partenza,ha chiuso in decima posizione. Fuori per una caduta in una stretta curva ad esse e' invece finito Christof Innerhofer.   Domani a Bad Kleinkirchheim e' in programma la discesa con le azzurre comprensibilmente caricatissime. A Wengen tocca invece allo slalom speciale e l'Italia punta su Stefano Gross e Manfred Moelgg.

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  • pubblicato13.01.2018
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