Sarri: "De Laurentiis? I miei silenzi non capiti"

"Amerò sempre Napoli. Con il presidente errori da ambo le parti"

1531924546024_GettyImages-1001148394 1.jpg'Amo Napoli e la sia tifoseria inmodo viscerale. Ho un ricordo stupendo e l'amerò sempre. De Laurentiis? Ci sono stati errori da entrambe le parti. Alcuni miei silenzi non sono stati compresi, ma nei prossimi anni mi auguro che tutto sarà superato''. Maurizio Sarri, nel giorno della sua presentazione come tecnico del Chelsea parla anche del Napoli e di De Laurentiis.  

"È un grande piacere essere qui a Londra, in Inghilterra e in Premier League - ha esordito Sarri in inglese -, in questo momento è il miglior campionato del mondo. Sono molto felice, mi scuso con tutti perché il mio inglese non è perfetto, non voglio dire niente di sbagliato quindi da ora in poi risponderò in italiano. Per me questa è una sfida difficile ma affascinante, qui ci sono i migliori allenatori del mondo e i giocatori più forti, quindi so che sarà una sfida estremamente difficile. Come mi presento? Vorrei che tutti mi chiamaste Maurizio''.  

''Non ho chiesto niente a nessuno - sottolinea Sarri - voglio farmi la mia esperienza anche con i miei errori. La Premier è diversa dalla Serie A perché è un campionato più forte, la Serie A rimane un campionato tatticamente difficile, ma qui ci sono i giocatori più forti. Però non voglio stravolgermi, io per fare bene ho bisogno di divertirmi''.

Sarri ha dribblato le domande di mercato: ''mi annoia - dice il tecnico toscano - sono più un allenatore da campo, non un manager a tutto tondo. Il mio compito è quello di far crescere i giocatori. Io qui voglio divertirmi ed essere competitivo, al Napoli l'ho fatto. Mi piace molto non essere condizionato da niente e da nessuno. Conte qui ha fatto risultati straordinari perché è un allenatore straordinario, ma io gioco in maniera leggermente diversa, quindi ci vorrà un po' di tempo per la squadra''.  

Il neo tecnico dei Blues sottolinea che ''servirà un po' di tempo per la costruzione della squadra. Le cose buone fatte da Conte non devono andare disperse, ma nel calcio attuale diventa importante anche saper imporre la propria filosofia di calcio in tempi minori rispetto a quelli a cui eravamo abituati. In alcune esperienze precedenti ho avuto bisogno di molto tempo, nella penultima mi sono serviti tre mesi e ho resistito grazie alla lungimiranza del club, nell'ultima meno, perché col Napoli abbiamo sofferto nelle prime tre partite e poi abbiamo iniziato un ciclo positivo. Spero di poter fare meglio ancora e impiegare ancor meno tempo adesso".

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  • pubblicato18.07.2018
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