Rossi: "Setting dei test poco affidabili"

Il pilota della Yamaha in vista del Gp di Malesia a Sepang

Rossi, i setting dei test non affidabiliLa pista di Sepang rappresenta ancora una volta un importante crocevia per Valentino Rossi. Con il titolo MotoGp già assegnato a Marc Marquez in Giappone, il secondo posto nel mondiale è comunque un risultato di prestigio e la lotta è durissima.

Rossi deve ancora vedersela con Dani Pedrosa e soprattutto con Jorge Lorenzo. Il compagno di squadra di Rossi è il più pericoloso, classifica alla mano, ma anche Pedrosa è un osso particolarmente duro a Sepang. La seconda casella della classifica mondiale, però, non cambierà gli assetti nella squadra Yamaha. "Secondo me - ha detto Valentino Rossi - non cambierà molto nel nostro Team se uno di noi la spuntasse sull'altro. Siamo trattati dalla Yamaha allo stesso modo e quest'anno hanno puntato molto anche su di me. Nel 2013 più su Jorge, e alla fine dell'anno hanno anche iniziato a cercare di risolvere i miei problemi. Quando sono tornato in Yamaha non ero ancora in grado di guidare la moto come Lorenzo, mi ci è voluto un po'.

Quando ci sono arrivato abbiamo centrato le cose da migliorare e hanno lavorato anche su di me. Comunque, non penso che chi arriva davanti in classifica poi verrà trattato meglio". E poi bisogna fare i contri con la Honda e Pedrosa: "Nei test noi eravamo forti nel giro secco, mentre nel passo gara loro erano imbattibili". Sepang, che è anche sede dei primi due test del mondiale in febbraio, prima di ogni inizio stagione, dovrebbe non avere segreti per le squadre che arrivano alla gara.

"Le condizioni della pista ora - ha detto Rossi - sono completamente diverse da quelle che troviamo in febbraio. Per qualche ragione nei test la pista è migliore e storicamente nel weekend di gara si fa un po' più fatica, quindi non è così scontato andare bene con i setting di febbraio, anzi. Noi partiremo dal set up di Phillip Island". Il GP della Malaysia, salva la lotta per il secondo posto in MotoGP, comunque assegnerà almeno un mondiale.

Quello della Moto2 è molto vicino per lo spagnolo Esteve Rabat, mentre nella classe cadetta del mondiale, la Moto3, il fratello di Marc Marquez, Alex potrebbe, con i suoi 20 punti di vantaggio su Jack Miller, portare il secondo mondiale dell'anno in famiglia. Le tre classi della serie MotoGP, dunque, andrebbero in mani spagnole e di tre ragazzi che si allenano costantemente assieme.

"Si tratta - ha detto Rossi - di una cosa credibile. Non è mai successo prima che due fratelli vincano due mondiali lo stesso anno, in due categorie, poi c'è anche Rabat. Questo ci fa pensare che loro abbiano trovato il modo giusto di allenarsi e l'approccio giusto. E' un po' quello che vorrei fare io con i ragazzi dell'Academy. Io non penso ci sia un metodo Marquez. Sono tre amici - due fratelli - che si sono trovati ad allenarsi insieme, i due Marquez hanno molto talento, mentre Rabat deve ancora dimostrare con un altra moto diversa dalla Moto2, di essere competitivo, lui è la dimostrazione che facendosi il mazzo si può riuscire". Alex Marquez dei due spagnoli in lotta per i titoli di Moto3 e 2, è quello più sotto i riflettori. "Mio fratello deve pensare a questa gara come alle altre", questo il semplice consiglio del già quattro volte iridato Marc Marquez.

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  • pubblicato23.10.2014
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