Rossi giocherà “all’italiana”?

La camera oscura

1439199205064_483519962.jpgPer Valentino Rossi gli avversari nella corsa al titolo iridato sono due, perché nella partita è rientrato prepotentemente anche Marquez, e non tanto per la situazione attuale (56 punti di vantaggio sembrano tanti) quanto per il potenziale che esprime, un potenziale tale da ipotecare il futuro.

Infatti l’accoppiata Marquez/Honda sembra tornata quella della prima parte dello scorso anno, quando conquistò le dieci vittorie consecutive. Lorenzo è molto più vicino (nove punti) ma è meno costante di Marquez a parità di condizione. Ci sono alcuni circuiti che al Dottore (e anche agli altri piloti) piacciono molto e di quelli che rimangono possiamo citare Brno, Misano, Sepang, Philip Isalnd, ovvero quattro su otto, dove presumibilmente potrebbe anche giocare in attacco (cioè cercare di vincere fin da subito, ma senza rischiare), mentre sugli altri quattro (Silverstone, Aragon Motegi e Valencia) dovrà aspettare la piega degli eventi e cercare di perdere meno possibile, come ha fatto sul tracciato di Indy. Mentre Marquez è costretto a vincere sempre se vuol mantenere accesa la possibilità di arrivare al titolo, Rossi ha qualche opzione in più oltre naturalmente al successo. Potrebbe essere una condizione  pesante sulle spalle del campione della Honda, almeno nel lungo periodo.
 
Il Dottore anche nell’antipatico anello di Indianapolis ha evidenziato una voglia di conquistare il decimo titolo che lo ha portato in gara a superare tutti i problemi accusati nei due giorni di prove, con rimonta e duello finale in pieno stile “rossiniano”. Il contropiede in chiave motociclistica, oltre cercare di limitare i danni, significa che ad ogni sbaglio dei suoi avversari, ad ogni minimo cedimento o imperfezione, Valentino Rossi sarà pronto a colpire traendo il massimo profitto possibile.

Fino ad oggi è stato l’unico pilota in tutte e tre le classi del Mondiale che è salito sempre sul podio in questo campionato. Vedremo già da domenica prossima sull’impegnativo circuito della Repubblica Ceca, dove Rossi ha vinto per l’ultima volta nel 2009; allora non c’era ancora Marquez in MotoGp, correvano Capirossi e Toni Elias, mentre l’anno scorso vinse Pedrosa davanti a Lorenzo e Rossi, con il giovane furetto di Cervera solo quarto…

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  • pubblicato10.08.2015
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