Rosberg cala il poker in Russia

Battuti Hamilton e Raikkonen. Kvyat butta fuori Vettel al via

1462111666337_526796884.jpgNico Rosberg sempre più numero uno. 

Il pilota della Mercedes domina anche in Russia e fa poker, conquistando la quarta vittoria in altrettante gare in questo avvio di mondiale di formula 1. Un gp dominato da Rosberg che confeziona successo, pole e giro veloce, in una gara in cui le emozioni si sono concentrate tutte all'inizio, con buona pace della fama di circuito noioso: doppia carambola in coda e al centro del 'serpentone', con detriti sparsi in tutta la pista e safety car obbligata a intervenire.

Nel pandemonio Sebastian Vettel viene tamponato (due volte, sempre da Kvyat) e alla fine termina la corsa sui muretti del rettifilo. Poi tutto liscio fino alla fine, con Rosberg che si aggiudica il Gp di Sochi per la doppietta Mercedes davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton, autore di una bella rimonta - e consolida il vantaggio accumulato in questa prima parte di mondiale.    

Alla Ferrari insomma il gran premio di Russia non ha portato benissimo, soprattutto a Vettel fuori in avvio - furiosa la comunicazione coi box a schianto avvenuto - mentre Kimi Raikkonen che, seppur per qualche giro si è gustato la seconda posizione, alla fine porta a casa punti salendo sul podio.    

Grande gara in rimonta di Hamilton che, partito in decima posizione a causa del problema di ieri col propulsore, è sopravvissuto indenne al flipper del primo giro ed è risalito fino alle spalle del leader mondiale. D'altronde qui il pilota britannico si è sempre trovato a suo agio e anzi è la prima volta, da quando si corre a Sochi, che non vince. Rosberg, dal canto suo, ha pigiato a tavoletta dal pronti-partenza-via e chi lo ha visto più: con pole, giro veloce e gara ha messo a segno il primo 'grand slam' della sua carriera. Ed è sempre più solido al comando della classifica a quota 100 punti.

Quanto al resto, tutto è andato secondo le previsioni: sole, pneumatici soft o super-soft, e una sosta unica per quasi tutti i team, tranne per chi ha dovuto sostituire musetti o ruote danneggiati dagli incontri fin troppo ravvicinati del primo giro. A punti, oltre al trio di testa, Bottas, Massa, Alonso, Magnussen, Grosjean, Perez e Button.

"Oggi la mia macchina è stata fantastica, sia nelle qualifche, sia in gara. Ho spinto fino alla fine perché non volevo perdere la concentrazione, il rischio di sbagliare era altissimo", ha detto Niko Rosberg al termine del Gp di Russia, vinto in scioltezza.

"Il Mondiale? Siamo appena alla quarta corsa su ventuno in calendario. Preferisco ragionare gara dopo gara, la mia testa adesso è a Barcellona, al Gp di Spagna. Credo che con Hamilton sarà durissima, non c'è nulla di scontato", ha aggiunto il pilota tedesco, a quota 100 punti in classifica.

"A un certo punto mi sono avvicinato a Rosberg, la macchina rispondeva bene, mai avuto dubbi di poter vincere, ma ho dovuto rallentare per un problema al motore". Lewis Hamilton chiude così. Poche, laconiche parole per dire che nel momento in cui ha cominciato ad accarezzare l'idea di una grande rimonta è stato bloccato da un guaio tecnico: "Saliva la temperatura dell'acqua, allora ho preferito non rischiare e accontentarmi del secondo posto, che comunque mi soddisfa. Sono punti preziosi per il Mondiale. La partenza? Non è stata una delle più facili della mia carriera, però è andata...".

Kimi Raikkonen, per la seconda volta sul podio in questa stagione, fatica ad accontentarsi del terzo posto ottenuto nel Gp di Russia. Il ferrarista è lapidario: "Chi guida una Rossa punta a vincere e noi oggi abbiamo fatto di tutto per vincere. Sono arrivato terzo e sono contento, però il desiderio del team è di ottenere risultati migliori", ha confessato.

"Sono partito bene ma poi, proprio come l'anno scorso, mi è venuta a mancare la velocità. Ecco perché inizialmente non sono riuscito a tenere dietro Bottas, con la Williams. Ripeto, il passo era buono, la velocità meno", il nodo tecnico sciolto da Raikkonen. Il pilota della Rossa nella fase finale si è avvicinato ad Hamilton: "L'ho visto, sì, ma non sarei mai riuscito a passarlo per il problema della velocità di punta", ha concluso.

"E' partito molto bene. Purtroppo quell'altro (Kvyat), quell'altro l'ha preso in pieno e non una  volta sola. Abbiamo quindi parlato di questo e nient'altro, insomma. Rabbia? Non è un suo momento. Chiedetelo a chi gli è andato addosso". Lo ha deto il team principal di Ferrari Maurizio Arrivabene dopo la gara di Sochi.

Sulla gara di Raikkonen dice: "Penso che con l'ingresso della safety car potesse far meglio, però ha fatto una buona gara".

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  • pubblicato01.05.2016
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