Roma cala il poker, Sassuolo cade

I romeni dell’Astra Giurgiu umiliati 4-0, neroverdi ko 3-1 col Genk

1475183377853_611437334.jpgROMA - In un Olimpico semi-vuoto arriva la prima vittoria della Roma nel Girone E di Europa League. Dopo il pari esterno senza reti sul campo del Viktoria Plzen, i giallorossi rompono il ghiaccio battendo i rumeni dell'Astra Giurgiu per 4-0.
Due reti per tempo: apre Strootman, raddoppia nel recupero Fazio, in avvio di ripresa Fabricio infila un classico autogol e Salah chiude i conti. Capitan Totti non si fa il regalo per i suoi 40 anni ma e' comunque il migliore in campo, firmando in pratica tre assist. Una 'scorpacciata' che fa bene soprattutto al morale dei padroni di casa, attesi domenica sera al posticipo di lusso contro l'Inter. Per riassaggiare l'Europa, invece, i capitolini dovranno attendere il 20 ottobre, allorché riceveranno gli austriaci dell'Austria Vienna. Reduce dalla sconfitta esterna in campionato con il Torino e da qualche polemica di troppo in settimana, Spalletti rimescola un po' le carte, lascia a riposo Nainggolan e Dzeko e manda in campo dall'inizio capitan Totti assieme a Iturbe e Perotti.
 
Le tribune pressoché vuote non agevolano il lavoro dei padroni di casa, che al 5' rischiano grosso: Nicoara, tutto solo in area, si fa fermare due volte da Alisson, bravo a non farsi trovare 'freddo' nelle prime battute del match. Il gioco della Roma e' spesso prevedibile e solo Totti riesce a inventare giocate di qualita'. Come in occasione del vantaggio capitolino: Iturbe si guadagna una punizione, il numero 10 scodella sul secondo palo e Strootman infila col piattone sinistro. I rumeni, in un evidente periodo di crisi tecnica, non cambiano atteggiamento, i giallorossi dominano il gioco ma non riescono a fare davvero la differenza. Salah, in precedenza fermato per un inesistente off-side, al 34' beneficia di un velo al bacio di Totti ma spara su Lung. E così, per il raddoppio, bisogna attendere ancora una magia del capitano: al 47', in pieno recupero, tira una sassata su punizione dal limite, l'estremo ospite tocca la sfera sulla traversa e Fazio, con la faccia, firma il tap-in del 2-0.
 
Nella ripresa la Roma chiude subito i conti dopo 2' con una sfortunata autorete di Fabricio, poi al 15' Salah, sull'ennesima intuizione di Totti, colpisce al volo di sinistro per il 4-0. Entra Nainggolan e subito viene atterrato in area: sarebbe rigore, ma l'azero Aghayev fa finta di nulla. Bruno Peres esce per far spazio a Florenzi, Iturbe cerca sempre la fiammata che però non arriva, Perotti e Nainggolan si fanno minacciosi in un match che non ha più storia. La Roma cerca il pokerissimo a tutti i costi, lo sfiora alla mezzora Paredes con una rasoiata da fuori ma al 35' Allison deve impegnarsi per sventare l'iniziativa di Alibec. Tutta la Roma vorrebbe far segnare Iturbe (e nel finale l'argentino si divora il gol su lancio di Totti) e ogni tanto si scopre, peccato veniale in un incontro rivelatosi troppo facile per trarne delle indicazioni ma che potrebbe rivelarsi decisivo per il cammino giallorosso in questo scorcio di stagione.
 
Tanti assenti e un po' di stanchezza fermano il Sassuolo delle meraviglie. Nel secondo match del girone F di Europa League, gli emiliani non ripetono la grande prestazione dell'esordio contro l'Athletic Bilbao e cedono 3-1 sul campo del Genk, in Belgio. Una vittoria meritata per gli uomini di Maes, reduci invece dal ko sul campo del Rapid Vienna nella prima giornata.
Alla Luminus Arena il Sassuolo si presenta con una formazione decisamente rimaneggiata e sotto la pioggia il Genk parte forte, con gli attaccanti e le due mezze ali del 4-3-3 pronte ad aggredire gli avversari già nella loro metà campo.
 
Nasce così il gol del vantaggio belga realizzato da Karelis all'8': la difesa del Sassuolo sbaglia un'uscita, Pozuelo libera l'attaccante greco che batte Consigli con un piatto destro. Il Sassuolo accusa il colpo e quando, dopo il primo quarto d'ora, sembra trovare un equilibrio con qualche buona trama offensiva soprattutto sulle fasce laterali, subisce anche il secondo gol: Consigli non e' perfetto nella respinta del tentativo di Susic dalla distanza e per Bailey, sfuggito alla marcatura di Peluso, e' facile ribadire in rete. Siamo al 25' e la partita diventa un monologo del Genk. Il Sassuolo non sa reagire e la mossa disperata tentata al 59' da Eusebio Di Francesco, che manda in campo l'offensivo Ragusa per il centrocampista Biondini, sembra produrre l'effetto contrario due minuti dopo, quando il capitano del Genk Buffel triangola con Pozuelo e batte Consigli per la terza volta. Quattro minuti dopo, però, Politano trova il 3-1 con un sinistro dalla lunga distanza deviato in modo decisivo da Ndidi e da' una speranza agli emiliani ma nel finale la squadra di Di Francesco finisce le energie e rischia di subire anche il quarto gol, salvata solo dalle parate di Consigli e dal palo sul tiro del nuovo entrato Trossard. 
 

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  • pubblicato29.09.2016
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