Nella partita valida per la seconda giornata del campionato di serie A di basket il Banco di Sardegna Sassari passa a Pistoia con il punteggio di 84-81.
Partita equilibrata, con la formazione sarda quasi sempre avanti ma con i padroni di casa mai domi e sul punto di portare la sfida al supplementare. Sassari, reduce dalla sconfitta sul fil di lana in Russia, parte con il piede ben pigiato sull'acceleratore. Mentre Pistoia fa fatica a trovare la via del canestro, i sardi volano sul 17-4 al 7' con il canestro di Todic.
La Tesi Group si scuote e inizia a forare la retina, soprattutto dalla lunga distanza: due triple di Filloy permettono il riavvicinamento, cinque punti di Cinciarini consentono di arrivare ad un solo punto di distanza (20-21) in avvio di secondo periodo. Il sorpasso pistoiese si configura al 17' grazie alla tripla di Williams che vale il 30-29.
Un nuovo allungo Sassari (30-35) viene rintuzzato ancora dalle triple della guardia statunitense che sigla il 41-39 con cui si va all'intervallo. Si riparte all'insegna dell'equilibrio, con le squadre che si alternano al comando, prima di un guizzo Sassari che con un parziale di 10-0 si ritrova al 28' avanti 58-50.
Pistoia si affida al solito Williams per ricucire e tornare a -1 (59-60). Sosa scalda la mano da tre punti e mette due triple pesanti, poi Dyson regala il +7 ai suoi sul 67-74 al 36'. Lo stesso Dyson però si prende un fallo tecnico che regala la spinta a Pistoia per rifarsi sotto fino al -2 (77-79) grazie a una tripla di Hall. A cinquanta secondi dal termine Johnson ha la possibilità del pareggio dalla lunetta, ma sbaglia uno dei due liberi a disposizione. Sosa è freddo dalla lunetta, poi Cinciarini vede finire sul ferro il tiro della parità.
L'EA7 Milano si ripresenta al Forum con lo scudetto cucito sul petto. Il pubblico meneghino ha atteso questo momento per 18 anni e oggi, in occasione dell'esordio casalingo della nuova stagione di Serie A, ha tributato un lungo applauso ai suoi giocatori mentre lo stendardo con lo scudetto numero 26 veniva innalzato al termine della presentazione delle squadre. "Io sono una persona introversa, ma quando ce vo', ce vo': diamoci da fare ragazzi" ha esclamato il patron Giorgio Armani. "Sul soffitto c'è molto spazio da occupare" ha aggiunto coach Banchi, per motivare ulteriormente i suoi.
L'Olimpia ritrova così gli uomini che l'hanno riportata in cima alla Serie A. O almeno alcuni, visto che della squadra capace di piegare Siena in gara 7 quattro mesi fa sono rimasti in 6. Sono bastati per avere la meglio sulla neopromossa Trento, anche se a dire il vero ci hanno pensato soprattutto i nuovi arrivi in biancorosso a distinguersi. Ragland (4/8 da 3) ha aperto l'area col tiro dalla distanza, Brooks (16 punti e 5 assist) non ha mai smesso di attaccare il ferro e Kleiza (a quota 18) è stato una sentenza da ogni lato del campo. I padroni di casa allungano fino al più 10 già in avvio e senza spingere. Poi si rilassano (5 palle perse nel secondo quarto su 17 totali) e permettono ai ragazzi di Buscaglia di rientrare, con le punture dalla lunga di Spanghero (3/3) e le incursioni degli americani e di di Mitchell in particolare (19 punti, miglior marcatore).
All'intervallo l'Olimpia conduce ancora (40-39), nella ripresa si ritrova invece subito a -4. Banchi chiama timeout e scuote i suoi, propiziando un parziale di 14-0 che in tre minuti riporta l'EA7 a più 10 (56-46) e sancisce la supremazia sotto i tabelloni dei campioni d'Italia (46 a 32 il saldo a rimbalzo, anche grazie ai 14 catturati da Samuels). L'Aquila non affonda neanche allora e con cuore e volontà si riporta sul meno uno. Per riportarla a terra definitivamente serve un canestro d'autore di Kleiza, allo scadere dei 24 secondi. L'allungo di Milano stavolta è decisivo e la partita si chiude sul 90-75. L'Armani tornerà in campo in Seria A domenica prossima ospitando Venezia, ma prima è attesa, sempre al forum, dal match di Eurolega contro il Barcellona (giovedì 23 alle 21).
