C'è aria di fine corsa a Carrington, quartier generale del Manchester United: al termine della stagione in corso José Mourinho potrebbe decidere di andarsene.
Per adesso è solo un'ipotesi, forse una speculazione di mercato, ma il futuro del portoghese appare più che mai incerto. Nonostante gli oltre 330 milioni di euro spesi dal suo arrivo, e il contratto con scadenza 2019, Mou non è stato in grado di riportare la squadra al top, almeno in Premier League, dove ora si è fatto imbarazzante il divario dalla capolista City, che comanda con 15 punti di vantaggio.
Ma non solo. Al di là dei risultati, è la qualità del gioco espresso dai Red Devils a non aver mai convinto fino in fondo. Neppure lo stesso Mourinho che - scrive oggi il Daily Mail - soffrirebbe della "sindrome del terzo anno", incapace di restare in un club per più di due anni.
Chi lo conosce, e lo vede ogni giorno, lo descrive come una figura sempre più distaccata, sia dalla squadra sia dalla città. D'altronde è stato lo stesso Mourinho a scegliere di vivere in albergo a Manchester, lasciando la sua famiglia a Londra.
Negli ultimi mesi le sirene di mercato lo hanno accostato al Paris Saint Germain, una ragione in più per i tifosi dello United di temere il divorzio a fine stagione.
Per scongiurare ogni tentazione, i dirigenti dei Red Devils gli hanno già offerto il prolungamento dell'attuale accordo di una stagione, fino al 2020, con un adeguamento dello stipendio a 9 milioni di euro.
Ma per il momento Mou ha preferito declinare ogni proposta di rinnovo.