Ranieri: 'Il mio cellulare non ha squillato'

Il tecnico romano: 'Io ct? Non si può accettare a scatola chiusa'

1511168640583_ranieri ds.jpg"Quindici giorni fa quando mi avete chiamato pensavo di parlare di tutt'altra cosa, dell'Italia ai Mondiali, del campionato italiano, di Champions League e del Nantes, ma non mi aspettavo una cosa del genere".

Cosi' Claudio Ranieri in collegamento dalla Francia con la Domenica Sportiva.

Il nome dell'allenatore romano e' uno di quelli che sono stati fatti per il dopo-Ventura.

"Il mio cellulare non ha squillato. Si parla tanto del commissario tecnico, ma la cosa piu' importante e' risolvere altre questioni sul tavolo, quella del ct in questo momento e' l'ultima questione - spiega Ranieri - Se arrivasse la chiamata della Figc? Sono l'allenatore del Nantes, e' logico che essere chiamato dalla tua Nazionale e' sempre qualcosa di particolare, di bello, c'e' l'orgoglio di fare una cosa del genere, poi ora che bisogna ricostruire...pero' bisognerebbe parlare con il presidente del Nantes non con me. Io comunque dovrei vedere tante cose, non si puo' accettare a scatola chiusa, soprattutto in un momento di grande incertezza. C'e' stata un'apocalisse, ma dalle ceneri si puo' ricostruire, pero' ci vuole una volonta' comune da parte di tutti, altrimenti non si va da nessuna parte".

Secondo Ranieri il materiale per far bene c'e'. "Penso che abbiamo ottimi giovani, come talenti puri c'e' Insigne, anni fa ne avevamo di piu'. Ci sono giovani che giocano nel campionato italiano, ma tra le prime 4-5 della classifica ce ne sono pochissimi, quindi la loro esperienza e' molto limitata", spiega Ranieri.

"Era ipotizzabile andare agli spareggi avendo la Spagna nel girone, poi con la Svezia si e' perso per mille motivi. Ora - ha proseguito Ranieri - si deve dare a tutto il movimento la possibilita' di crescere altrimenti non si va da nessuna parte. Bisogna cambiare tanto, io sono sempre stato uno dei fautori della seconda squadra, ma non basta solo questo, e' necessario che i giovani talenti possano giocare nelle competizioni europee e confrontrtarsi a livello internazionale. Francia, Germania, Spagna e Inghilterra hanno cambiato e fatto grandi cose, noi siamo indietro, ma ci vuole pazienza, bisogna lavorare seriamente e dare la possibilita' a questi ragazzi di salire di tono".

"Se mi chiamassero non metterei nessuna condizione, io vorrei solo vedere una Federazione che marcia compatta, dove sono tutti d'accordo, cosi' e' un caos continuo e alla prima sconfitta si va addosso all'allenatore", ha aggiunto Ranieri alla Domenica Sportiva. "Poi qualsiasi tecnico arrivera' sara' in grado di portare avanti il progetto calcistico, qui c'e' da fortificare la casa e poi si potra' andare avanti. Si deve ripartire dai giovani, anche perche' devi pensare al prossimo Europeo e quindi fra due anni devi avere ragazzi pronti".

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  • pubblicato20.11.2017
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