Buffon: "E' la parte più bella della stagione"

Il n.1 della Juve: "Dietro ci sono 9 mesi di lavoro per arrivare a questo punto"

1490781153606_GettyImages-00043.jpgDue settimane per giocarsi tutto o quasi. 

Archiviata la sosta per gli impegni delle nazionali, con tanto di partita numero 1000 in carriera ("sicuramente devo ringraziare 'Madre natura' per la doti fisiche che mi ha dato, ma il vero ingrediente che non e' mai mancato e' stata una grande lucidita' e forza mentale, il volermi migliorare sempre, come uomo e come sportivo"), Gigi Buffon e la Juventus si proiettano sui prossimi decisivi impegni: domenica e mercoledi' la doppia sfida al Napoli fra campionato e Coppa Italia, poi il quarto di finale col Barcellona.

"Ci giochiamo tanto, ma e' proprio per questo che lavoriamo - sottolinea il portiere bianconero - Alle nostre spalle ci sono nove mesi di lavoro per arrivare a questo punto della stagione, in questa condizione e con questa classifica. Credo che sia la parte bella, la parte per la quale ogni giocatore fa questo lavoro, e la vogliamo vivere da protagonisti".

"Ora abbiamo la possibilita' di raccogliere qualche frutto importante, seminato in tutti questi mesi. Quando siamo partiti a luglio, credo che tutti quanti avremmo firmato per essere in queste condizioni in questa fase della stagione: in Champions, in campionato e in Coppa Italia. Ad oggi non abbiamo tradito le attese, siamo stati bravi e dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto, pero' questo e' il momento nel quale si concretizza veramente l'obiettivo e dobbiamo essere piu' cinici che mai e fare ancora piu' sacrifici".

La Juve si presenta a Napoli "sicuramente bene, reduce da ottimi risultati, e con molta autostima. Sappiamo, pero', che incontreremo una squadra con valori importanti, che gioca un bel calcio e che ci ha sempre messo in difficolta'".

"Grandi meriti vanno all'allenatore, perche' e' innegabile che abbiano una filosofia di gioco e un'identita' ben riconoscibile, e tantissimi meriti vanno anche ai giocatori anche se poi il top, la vera consacrazione, e' arrivare ai risultati, alle vittorie. Rispettiamo molto i nostri avversari, pur consapevoli di essere temuti e di poter far male anche noi a loro. Questo sara' il bello della sfida: due squadre che si affronteranno per farsi male, nel rispetto dei valori dello sport e della lealta'".

Capitolo Barcellona: "Chi non ha il coraggio di dire che queste sfide fanno paura, o e' bugiardo, o non puo' piu' fare sport ad alti livelli, perche' non percepisce delle emozioni - sottolinea Buffon - Come dico sempre, l'importante non e' il non aver paura, cosa che in certe sfide e' quasi impossibile, ma trovare il coraggio per affrontarla. Questa e' la vera chiave di tutto. Proveremo a passare il turno, abbiamo avuto la bravura e la fortuna di guadagnarci due partite e in due partite la speranza di poter battagliare fino alla fine c'e'. Le sfide che andremo ad affrontare saranno molto delicate, per vincere ci vorra' la Juve migliore, sia come gruppo, sia come singoli".

"In Champions ho delle sensazioni e delle emozioni sempre belle e positive. Alla fine, quello che mi regala una partita di Champions, non me lo regala nient'altro. Per me e' bellissimo esserci, battermi ed essere protagonista: questo e' il massimo della vita. Dovessi vincerla, sarei felicissimo, ma non dovessi riuscirci ringrazierei comunque per sempre la Champions per le emozioni che mi ha regalato".

Ma in questi giorni c'e' stato spazio anche per questioni  extrasportive. In settimana, in particolare, si e' parlato del procedimento sportivo che ha portato al deferimento del presidente Agnelli. "Per quel che riguarda questo caso specifico, non conosco i fatti e non posso aggiungere nulla perche' credo che abbia gia' risposto in maniera piu' che esauriente il mio presidente una settimana fa. Per quanto riguarda i tifosi, fanno parte della societa' civile: se possono andare allo stadio, o girare per la strada, significa che sono cittadini come gli altri".

Tema dibattuto dalla stampa in settimana anche il rientro anticipato di Andrea Barzagli dal ritiro della Nazionale. "Andrea e' andato via dal ritiro perche' ha manifestato dei problemi, con il consenso dell'allenatore. Non e' andato via in barella in seguito a un grave infortunio, quindi ci sta che la sera sia andato a cena in un locale, in compagnia della propria famiglia, e che qualcuno, essendo un personaggio pubblico, gli abbia fatto una foto, poi pubblicata sui social. Non capisco dove sia il problema, e non l'ho capito fin dal primo minuto".

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  • pubblicato29.03.2017
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