"Possiamo ribaltarla"

Ventura e Buffon alla vigilia: "Momento carico di tensione"

1510492532633_GettyImages-873179156.jpgConferenza di vigilia per Gian Piero Ventura e Gigi Buffon al Suning Traing Centre di Appiano Gentile. Le prime parole sono del ct: “Qualcosa cambierà rispetto a Solna, speriamo in meglio. Lo vedremo in vista della gara. Abbiamo analizzato le cose che sono andate bene e quelle meno. Sono esattamente consapevole che la gara è fondamentale per noi, ma è lo stesso scenario che c’era quando ho firmato con la Nazionale. Sapevamo che c’era la Spagna e potevamo fare i playoff. Non ci può essere sorpresa per essere arrivati a questo punto”.

"Ho detto a fine partita che la gara poteva essere gestita in modo più corretto. Ma non entro nel merito. Certo che se uno gioca con un naso fratturato, un minimo di dispiacere c'è. Ma noi siamo l'Italia e se ci qualifichiamo dobbiamo farlo giocando a calcio. Mi auguro che ci sia grande rispetto nel corso della partita. La tattica è importante, ma come tutte le altre cose. Ma da sola non basta, come non bastano da soli cuore e determinazione. Le tre cose insieme ti garantiscono il successo. Qualcosa di queste è venuta meno nella gara di andata, ci abbiamo lavorato".

BUFFON: "E' un momento molto alto di tensione, perché è inevitabile vista la posta in palio e il senso di responsabilità che ognuno di noi deve avere. C'è la possibilità di ribaltare il risultato e noi lavoriamo e culliamo il sogno di ottenere questo obiettivo, sapendo che è un momento molto importante per la storia della nazionale. E' capitato tante volte di essere davanti ad un bivio importante, ma è il percorso di ognuno di noi. Non cambia quello che sarà il rapporto con la Nazionale. Quello che cambia, al di là del proseguo del mio cammino in azzurro, vuol dire tanto per ognuno di noi. Ora la mia situazione non conta nulla, abbinerei solo un risultato personale a uno collettivo più importante".

"I messaggi dobbiamo darli sul campo, che devono trascinare la gente a sostenerci per portarci a questa piccola impresa e a un obiettivo importante al quale teniamo molto. Le parole le abbiamo operate tutte, è l'ora dei fatti. Una predisposizione a qualche sbavatura o a qualche errore, questo fa si che anche il giocatore possa sentirsi capito e spinto dal pubblico amico. Questo diventa determinante. Approcciare la gara con uno spirito critico porterebbe solo malefici. Non sono un capopopolo, ma mi piacerebbe che ogni tifoso che verrà allo stadio indossi solo il colore azzurro e si spogli dal club per cui tifa. Poi dopo il novantesimo ci potranno essere i fischi e dobbiamo avere l'umiltà di accettarli. Ma finchè c'è speranza, un atteggiamento positivo del pubblico può darci una mano".

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  • pubblicato12.11.2017
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