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Pellegrini portabandiera a Rio 2016

Lo ha comunicato il presidente del Coni Malagò alla Giunta

1461745974971_151978918.jpgE' ufficiale, Federica Pellegrini sarà la portabandiera dell'Italia ai prossimi Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016.

 L'investitura della campionessa di nuoto è stata annunciata formalmente dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ai membri di Giunta riuniti stamane nel suo ufficio al Foro Italico.

"Essere stata scelta come portabandiera azzurra ai Giochi olimpia di Rio "è il coronamento di anni e anni di carriera fatti di grandi sconfitte e grandissime vittorie, momenti dove mi sono persa e momenti dove mi sono ritrovata o altri...dove ho perso qualcuno di importante!".

Lo scrive Federica Pellegrini sul proprio profilo Instagram postando una sua foto con in mano la bandiera dell'Italia.

"Onestamente negli ultimi mesi il mio nome è comparso tante volte tra i papabili portabandiera però forse per paura che potesse non accadere o per scaramanzia non ci ho creduto, ma finalmente ora è ufficiale. Sono molto contenta, è una emozione veramente molto forte. Ringrazio il Coni e il presidente Malagò per avermi scelto per questo ruolo così importante". 

"Devo dire che lo sport e' sempre stata la mia vita, la mia grande passione. E quello che vorrei portare a Rio guidando questa squadra azzurra e' la voglia di combattere, di non arrendersi mai qualsiasi cosa succeda" La nuotatrice azzurra, nel corso della conferenza stampa al salone d'onore del Coni, ha poi confessato un suo desiderio: "Spero veramente che gli italiani guardandoci da casa si sentano un po' piu' italiani vedendoci gareggiare qualsiasi sia poi il risultato, vorrebbe dire che lo sport ha veramente vinto".

"Io sono una persona diretta e dico francamente che le polemiche a Londra, nel 2012, mi fecero molto male", aggiunge poi Federica Pellegrini rispondendo a una domanda sul suo essersi tirata indietro dal ruolo di portabandiera ai Giochi di Londra. "Io sono una persona patriottica, vivo per la Nazionale e per gareggiare con il tricolore sul petto - sottolinea la nuotatrice azzurra - per me in quel caso era una cosa logica. Il giorno dopo avevo i 400 stile libero, una delle mia gare piu' importanti. Questa volta non li faccio, il primo giorno avro' solo la staffetta (la sera), quindi ho piu' tempo per recuperare visto che e' una gara meno dispendiosa. Quella di Rio sara' la prima cerimonia che vivro' dentro lo stadio, finalmente".

"Sul mio futuro rimando tutte le scelte al dopo Rio. Avrò un po' di tempo per decidere la mia vita personale e professionale futura. Sarà sicuramente una decisione dura in entrambi i casi". Di certo, l'olimpionica non tirerà dritto solo per i mondiali di Budapest nel 2017: "Noi atleti viviamo sui quadrienni olimpici - conclude la veneta - fare un anno per fare un altro mondiale per me non avrebbe senso. Fare altri quattro anni per partecipare alla quinta olimpiade, quello già è un obiettivo un po' più grande".

"E' stata una scelta a furor di popolo e mi scuso se ci siamo attardati fino all'ultimo per questa decisione ma volevo essere all'infinito sicuro che non poteva essere che lei ad avere l'onore di essere portabandiera". Cosi' il presidente del Coni, Giovanni Malago', sulla decisione di affidare a Federica Pellegrini il ruolo di portabandiera azzurro ai Giochi olimpici di Rio.

Federica Pellegrini è la stella più luminosa nella storia del nuoto italiano, l'atleta più vincente di sempre con un palmares strabiliante nel quale brilla un titolo olimpico, 4 mondiali e 6 europei in vasca lunga. La campionessa nasce a Mirano in provincia di Venezia il 5 agosto 1988 e sin da giovanissima prende confidenza con l'acqua e inizia a gareggiare e vincere a soli 6 anni.

Nel 2003 conquista il primo titolo italiano assoluto nei 50 stile libero e l'anno dopo esplode conquistando il record italiano nei 200 stile libero e strappando la qualificazione olimpica. Ai Giochi di Atene stupisce conquistando la medaglia d'argento con il tempo di 1'58"22 alle spalle della romena Camelia Potec divenendo a 16 anni e 12 giorni, la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale.

Ai mondiali di Montreal 2005 sale di nuovo sul secondo gradino del podio alle spalle della francese Solenne Figues ma il tempo di 1'58"73 non la soddisfa e scoppia in lacrime per la delusione. Il 2006 è un anno chiave, dopo il risultato negativo agli Europei di Budapest, dove, complice un problema alla spalla si ferma nelle batterie, decide di abbandonare il suo storico allenatore Max Di Mito e affidarsi alle cura del ct della Nazionale Alberto Castagnetti che diventerà per lei un secondo padre. 

Sotto la guida del tecnico veronese vince la medaglia di bronzo nei 200 stile libero ai mondiali di Melbourne 2007, dove in semifinale realizza il suo primo record del mondo in 1'56"47. L'anno successivo conquista il titolo europeo e il primato mondiale in 4'01"53 nei 400 stile libero ad Eindhoven e poi vince i 200 stile libero alle Olimpiadi di Pechino realizzando anche il record del mondo in 1'54"82.

Nel 2009 è l'indiscussa protagonista dei campionati mondiali di Roma, dove conquista i titoli iridati nei 200 e 400 stile libero firmando anche i primati mondiali in 1'52"98 e 3'59"15. Il record dei 200 è tuttora imbattuto mentre quello sulla doppia distanza è stato migliorato nel 2014 dalla statunitense Katie Ledecky. Dopo i trionfi del Foro Italico per la campionessa veneziana arriva la grave perdita del proprio allenatore Castagnetti che muore nel mese di ottobre qualche settimana dopo una delicata operazione al cuore.

Al suo posto sceglie Stefano Morini ma con il tecnico livornese il feeling non scatta e alla fine del 2010 i due si separano al termine di una stagione che la vedrà confermarsi campionessa europea dei 200 stile libero. 

A gennaio 2011 comincia a lavorare con Philippe Lucas. Il sodalizio con il francese la porterà a confermarsi sul tetto de mondo a Shanghai. In Cina bissa i titoli conquistati due anni prima a Roma nei 200 e 400 stile libero. Pochi giorni dopo la fine dei mondiali cambia nuovamente allenatore, ufficializzando l'accordo con Federico Bonifacenti. Durante la rassegna iridata fa parlare di sé non solo per i risultati, ma anche per le sue vicende sentimentali: in quel periodo infatti, mette fine alla relazione con Luca Marin per una nuova storia con Filippo Magnini.

Il rapporto con Bonifacenti dura pochi mesi perché decide di affidarsi alle cure di Claudio Rossetto, coach storico di Magnini. Ai Giochi di Londra va però incontro alla più grande delusione della carriera chiudendo al 5° posto sia nei 200 che nei 400 stile libero e decidendo di porre fine alla collaborazione con Rossetto e tornare da Lucas. 

Il 2013 doveva essere una sorta di anno sabbatico, nel quale gareggiare solo a dorso e nelle staffetta ma ai mondiali di Barcellona decide di gareggiare all'ultimo momento nei 200 stile conquistando un insperato argento alle spalle della statunitense Missy Franklin.  

Il 2014 le regala altri due allori continentali agli Europei di Berlino, dove si impone nei 200 stile libero e nella staffetta 4X200 stile libero e anche il definitivo addio al tecnico Lucas per affidarsi al giovane Matteo Giunta, cugino di Magnini.

I dubbi sulle capacità del giovane allenatore marchigiano vengono fugati l'anno successivo dove ai mondiali di Kazan diviene la prima atleta a conquistare una medaglia individuale in 6 edizione iridate consecutive con l'argento negli amati 200 stile libero alle spalle della Ledecky.

L'avvio di 2016 promette bene ai campionati assoluti di Riccione stabilisce il miglior tempo mai nuotato in tessuto nei 100 stile libero con 53"78 e una grande prestazione nei 200 con 1'55"30 (4° crono dell'anno) tempi incoraggianti in vista degli Europei di Londra del prossimo mese e soprattutto delle Olimpiadi di Rio dove punta mettere il punto esclamativo a una carriera sensazionale.

Questo l'elenco dei portabandiera dell'Italia ai Giochi Olimpici estivi.
Atene 1896, Parigi 1900, Saint Louis 1904 e Londra 1908 - non si è silato
Stoccolma 1912 - Alberto Braglia (Ginnastica)
Anversa 1920 - Nedo Nadi (Scherma)
Parigi 1924 - Ugo Frigerio (Atletica)
Amsterdam 1928 - Carlo Galimberti (Sollevamento Pesi)
Los Angeles 1932 - Ugo Frigerio (Atletica)
Berlino 1936 - Giulio Gaudini (Scherma)
Londra 1948 - Giovanni Rocca (Atletica)
Helsinki 1952 - Miranda Cicognani (Ginnastica)
Melbourne 1956 - Edoardo Mangiarotti (Scherma)
Roma 1960 - Edoardo Mangiarotti (Scherma)
Tokyo 1964 - Giuseppe Delfino (Scherma)
Città del Messico 1968 - Raimondo d'Inzeo (Equitazione)
Monaco di Baviera 1972 - Abdon Pamich (Atletica)
Montréal 1976  - Klaus Dibiasi (Tuffi)
Mosca 1980 Italia ha sfilato senza bandiera
Los Angeles 1984 - Sara Simeoni (Atletica)
Seul 1988 - Pietro Mennea (Atletica)
Barcellona 1992 - Giuseppe Abbagnale (Canottaggio)
Atlanta 1996 - Giovanna Trillini (Scherma)
Sydney 2000 - Carlton Myers (Basket)
Atene 2004 - Jury Chechi (Ginnastica)
Pechino 2008  - Antonio Rossi (Canoa)
Londra 2012 - Valentina Vezzali (Scherma)
2016 - Federica Pellegrini (Nuoto)

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  • pubblicato27.04.2016
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