Pecoraro: 'Le scommesse mi preoccupano'

Il capo della Procura Figc: 'Aumentano il patrimonio della criminalità'

1490190094567_GettyImages-632387040.jpg"In base all'esperienza che ho fatto in questi mesi dobbiamo fare attenzione al mondo delle scommesse. Sento, infatti, di poter affermare che questo puo' determinare situazioni di tensione nel mondo del calcio".

Lo ha detto il capo della procura della Federcalcio, Giuseppe Pecoraro, in audizione in Antimafia. L'audizione si e' svolta nei giorni scorsi ma oggi sul sito della Camera e' stata pubblicato il resoconto.

"Secondo l'organizzazione che ci siamo dati in procura - ha proseguito Pecoraro - ho affidato a un procuratore aggiunto la materia delle scommesse, perche' e' quella che particolarmente ci preoccupa. Sul caso dell'Avellino e altri casi di cui si parla, sui quali dobbiamo avere altre notizie, ma soprattutto emerge dai dati che ci vengono dai Monopoli di Stato - noi abbiamo notizie settimanali, se non addirittura due volte a settimana, quando abbiamo partite infrasettimanali - e quando ci sono flussi anomali di scommesse ci muoviamo immediatamente, non solo informiamo, a differenza di prima, le procure della Repubblica dove la partita si tiene, ma mandiamo dei collaboratori e poi e, se abbiamo altre notizie, informiamo ulteriormente la procura".

"Proprio su questo - ha continuato il  capo della procura della Federcalcio, Pecoraro - abbiamo potuto leggere con soddisfazione le proposte qui formulate. La prima riguarda l'aumento della pena edittale per quanto riguarda gli scommettitori, perche' questo consente, non tanto a noi quanto alla procura della Repubblica, di intervenire con le autorizzazioni per le intercettazioni telefoniche, laddove oggi, essendo cambiato il sistema della polizia giudiziaria, un'intercettazione e' certamente utile per conoscere la verita'. Dall'altra parte anche la possibilita' di controllare coloro che detengono slot machine o hanno a disposizione determinate autorizzazioni di polizia per le scommesse a distanza o per giocare nelle varie tabaccherie o locali".

"Secondo l'esperienza che ho maturato in tempi abbastanza recenti, quando mi occupai di Bplus, la maggior parte dei gestori e dei proprietari di bar che soprattutto al sud detenevano slot machine erano pregiudicati, addirittura alcuni con il 416-bis, quindi c'erano contratti fra la societa' Bplus, di cui anche qui si e' discusso, e i vari gestori e proprietari di slot machine, molti dei quali con pregiudizi penali alcuni addirittura con 416-bis. Cambiando la norma e' possibile un intervento immediato e soprattutto efficace da parte delle forze dell'ordine, che oggi invece non possono intervenire".

"E' ovvio che quello delle scommesse diventa per la criminalita' organizzata uno strumento importante per incrementare il proprio patrimonio e soprattutto fare investimenti in droga o in altre situazioni", ha concluso Pecoraro. 

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  • pubblicato22.03.2017
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