"Il gioco non e' soltanto nello stadio, nel momento che si fa la partita, ma va oltre, va alle famiglie. E ha come obiettivi chiari la lealta', il rispetto delle regole e dell'avversario".
Cosi' Papa Francesco rivolgendosi, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano, ai rappresentanti della Lega Nazionale Dilettanti in occasione del 60° anniversario di fondazione di un'associazione che raccoglie 12.000 societa' e oltre 1 milione di tesserati.
"La gioia e' l'anima del gioco - ha detto il Pontefice - e bisogna immettere nel tessuto sociale uno spirito di solidarieta' e di attenzione alle persone".
Papa Francesco ha anche spiegato uno degli insegnamenti del Vangelo: quando Gesu' dice che gli ultimi saranno i primi, "non vuole dire che si deve cercare di perdere, ma che si deve amare e fare tutto con uno sguardo di bonta' sulle persone e sulle situazioni".
Per il Santo Padre, che esorta i genitori a giocare con i figli, lo sport e' una "formidabile palestra" perche' richiede non solo abilita' tecnica, ma spirito di squadra, disponibilita' a collaborare con gli altri, essere positivi.
La Lega Nazionale Dilettanti, infatti, promuove valori come "la lealta' sportiva e il rispetto delle regole", ovvero un gioco leale e corretto, nel rispetto dell'avversario.
E per arrivare a cio', c'e' necessita' di "un allenamento interiore e la cura della vita spirituale", oltre che di quella fisica, perche' il "sano agonismo", con gioia e senza disprezzo per l'avversario, e' lo spirito piu' autentico di ogni confronto sportivo.