Orsolini: 'Vincere gli Europei? Dobbiamo provarci!'

L'esterno degli azzurrini intervistato da Andrea Riscassi

1559320016261_GettyImages-1132816802.jpgOggi a Formello incontro con la stampa nel ritiro dell’Under 21 con Riccardo Orsolini, esterno degli azzurrini e del Bologna. Il giocatore che è di proprietà della Juve sembra sarà riscattato dalla società felsinea (anche se quella bianconera manterrebbe una sorte di prelazione in caso di futura vendita). Nell’incontro con i giornalisti il giocatore classe 97 ha risposto anche a molte domande sui rossoblu e su Mister Mihajlovic.

Gli azzurrini proseguono intanto la loro preparazione verso l’esordio agli Europei Under 21, il 16 giugno al Dall’Ara di Bologna contro la Spagna (diretta su Rai1). Tutte le partite di questa manifestazione - che per la prima volta viene ospitata in Italia - saranno trasmesse in diretta ed esclusiva dalla Rai. Il 6 giugno il selezionatore Luigi Di Biagio diffonderà l’elenco dei 23 ragazzi che faranno parte della spedizione, che punta alla vittoria e alla conquista di un pass per Tokyo 2020. Per ottenere questi obiettivi tutti i giocatori in età Under 21 attualmente in forza alla Nazionale (salvo Donnarumma) verranno a giocare con Di Biagio.

Ma vediamo cosa ha detto Orsolini che coi suoi gol ha contribuito a salvare il Bologna.

D. Questo ritiro come e cominciato?

R. È cominciato abbastanza bene, al di là delle condizioni atmosferiche che ci hanno impedito di allenarci nelle migliori condizioni possibili per via dei campi allagati. Però abbiamo cercato di giocare il più possibile come ci chiedeva il Mister e secondo me abbiamo iniziato abbastanza bene. Ho visto una buona coesione. Il gruppo è affiatato e unito. Concentrato alla prima gara del 16 giugno.

D. Hai giocato molto nell’ultimo periodo rispetto ai mesi precedenti, cosa è cambiato per te con l’arrivo di Mihajlovic? Ti senti cresciuto e in che cosa?

R. Sì, ho giocato molto di più nella seconda parte di stagione con il Mister che è subentrato. Però penso che ci sia stata una crescita collettiva, di squadra, che poi ha esaltato i singoli. Quindi sono consapevole del fatto di aver fatto abbastanza bene, ma posso e devo fare di più.

D. Di Biagio ci ha detto: partiamo per vincere. Tu che cosa pensi di questa Italia? E soprattuto: sentite la pressione?

R. Quando fai un Europeo in casa hai ovviamente maggiori responsabilità. Perché comunque hai la pressione mediatica, hai la pressione del fatto che giochi in casa e devi vincere per forza. Le persone si aspettano il fatto che sia stata allestita una squadra competitiva,  che può arrivare in fondo, che deve vincere. E quindi penso che un po’ di pressione da questo punto di vista ci sia. In noi ragazzi sinceramente però in questi giorni non la vedo. Siamo abbastanza tranquilli, rilassati. Ci divertiamo molto. Quindi da questo punto di vista, no. Però sappiamo che l’Europeo è importante e che la gente si aspetta qualcosina in più da noi. Io dico: abbiamo il dovere di provarci! Quello senz’altro. Il nostro motto è: abbiamo il dovere di provarci!

D. Esordio dell’Under 21 a Bologna, nello stadio di casa per te. Anche per l’anno prossimo, a quel che sembra... Ci puoi dire qualcosa sul tuo futuro in rossoblu?

R. Sì, giocheremo a Bologna una partita per me importante a livello personale perché a Bologna sono stato bene. Per me rappresenta una piazza, dove mi sono trovato benissimo. Gente calorosa, città stupenda. Quindi sono contento. Ho sentito in questi giorni che ci sono molte voci relative a un mio possibile riscatto da parte del Bologna. Sinceramente io sono qui a Roma e quindi non ho ancora firmato nulla. In questo momento sono solo voci. Poi il mercato è apertissimo. Anche se sicuramente c’è stata una apertura da parte mia e da parte del Bologna. Sarei contento di rimanere. L’ho già detto tempo fa, quindi penso che si dovesse concludere in quella maniera sarei molto più contento.

D. In che cosa sei cresciuto con Mihajlovic. Che cosa eventualmente ti ha insegnato a livello tattico?

R. Abbiamo provato tante cose in questi mesi. Sono cresciuto dal punto di vista tattico. Anche se devo ancora migliorare molto. Il Mister me lo dice infatti. In questi mesi abbiamo parlato tanto, faccia a faccia, su quello in cui dovevo migliorare. Ci sto provando e comunque penso che ci sia ancora da lavorare. Ma sono consapevole che posso farcela.

D. Due anni fa dicesti in una intervista: vivo per il gol. Ai Mondiali Under 20 sei stato capocannoniere. Da questo punto di vista personale cosa ti aspetti dal prossimo Europeo, essendo tu un attaccante esterno?

R. Sì, sono un esterno ma il gol per me è importante. Fa parte di me. Li ho sempre fatti i gol. Quindi sono un po’ un attaccante mancato... Nel senso che ho fame di gol, mi piace segnare. Quest’anno peraltro sono riuscito a ottenere un buon bottino in Serie A. Posso fare meglio ma... sono contento. Spero di arrivare all’appuntamento Europeo nella migliore condizione possibile dal punto di vista fisico. E spero di poter segnare per poter dare un contributo alla squadra.

D. Il Mister ci ha detto che arriveranno i big dalla Nazionale A. Questa è una cosa che vi sprona a fare meglio o crea piccole tensioni nel gruppo?

R. È qualcosa che ritorna sempre nel discorso di “provarci”. Ti fa capire quanto la Federazione tenga a questa manifestazione. È un segnale importante quello di far “scendere” i ragazzi che sono in Maggiore. Questo è senz’altro uno stimolo in più. Crea chiaramente concorrenza ma è una concorrenza a mio avviso positiva. Perché sono ragazzi che possono dare una mano e faranno crescere sicuramente il tasso tecnico della squadra. Non vedo tutta questa rivalità, da questo punto di vista.

D. Un pensiero sull’Under 20 che sta facendo un ottimo Mondiale. Per te è stato un bel trampolino di lancio anche se ti eri già messo in evidenza in altre manifestazioni giovanili.

R. Sì, sto seguendo il percorso dei ragazzi dell’Under 20. Ho visto che hanno centrato la qualificazione agli Ottavi. Hanno fatto un buon percorso e penso che continuando così potranno ripetere le nostre gesta nello scorso Mondiale e arrivare fino in fondo.

D. L’Europeo questa volta dà anche la possibilità di arrivare all’Olimpiade. È un traguardo che state considerando? Che fa parte delle motivazioni con cui vi state preparando?

R. Sì, ne abbiamo parlato. È una cosa in più. Però torniamo sempre al discorso che dobbiamo cercare di arrivare più in fondo possibile. Poi quelle sono cose, a mio avviso, quasi secondarie perché comunque pensiamo di poter vincere ogni partita. Poi se si arriverà in fondo vorrà dire che avremo fatto qualcosa di importante, qualificandoci anche alle Olimpiadi. Ma l’obiettivo principale non è quello di arrivare tra le prime quattro, ma di provare a vincere!

D. Abbiamo visto l’Under 17 arrivare in finale, la 20 sta andando bene... Insomma, secondo te, se c’è qualcosa che è cambiato a livello di settore giovanile della Federazione che cos’è? Come ti spieghi questi risultati? C’è un segreto? Un modo di lavorare diverso?

R. È un po’ cambiato tutto il movimento. Abbiamo visto come l’Italia stia ritornando quella che era una volta. Ma secondo me nasce dal fatto che adesso le società fanno giocare di più i giovani. È così i giovani si mettono in mostra perché ricordiamoci che noi abbiamo una Cantera di giovani italiani che per me è una tra le migliori d’Europa, se non del Mondo. Abbiamo dei talenti che vanno coltivati, vanno aspettati. Le Nazionali servono per far crescere i ragazzi. Poi quando tornano nei rispettivi club, le società hanno il compito di farli crescere nel migliore dei modi. Però penso che tutto il movimento stia remando verso la direzione che tutti si aspettavano e speravano: quella di far crescere i giovani senza troppe pressioni e con un occhio puntato al futuro. Quella è la cosa più importante per un giovane.

D. A proposito di futuro, prima hai parlato della tua crescita personale, insieme a Mihajlovic. In questi tempi oltre alle voci sui giocatori ci sono quelle intorno al Mister, avvicinato a squadre di primissima fascia. Che ne pensi?

R. Io penso che il Mister sia una persona molto competente in tutto quello che fa. Penso che sia un grande allenatore. Può intraprendere ovviamente il percorso che lui ritiene sia più giusto per lui. Però se dovesse rimanere a Bologna sarei contento perché significherebbe che ha accettato un progetto importante, un progetto ambizioso. Se dovesse andare in un’altra squadra gli farei il mio in bocca al lupo per la sua carriera.

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  • pubblicato31.05.2019
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