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A Modolo in volata la 17ª tappa

Per l'azzurro è il secondo successo in questa edizione del Giro

1432741567744_Modolo 17a tappa2.jpgSacha Modolo ha vinto la 17ª tappa del Giro d'Italia, la Tirano-Lugano di 134.0 km. Per Modolo, seconda vittoria di tappa dopo quella di Jesolo. Il corridore della Lampre ha preceduto Giacomo Nizzolo (Trek), che diventa la nuova maglia rossa, e lo sloveno Luka Mezgec (Shimano). Quarto l'australiano Heinrich Haussler (Iam Cycling) davanti a Davide Apollonio (Androni)

Contador conserva un vantaggio di 4'02" sullo spagnolo della Astana Mikel Landa e di 4'52" su Fabio Aru (Astana). Quarto posto per il costaricano Andrey Amador (Movistar) a 5'48" davanti al russo Yuri Trofimov (Katusha), a 8'27". Domani è in programma la 18/a tappa, la Melide-Verbania di 170 km.

MODOLO: "Vittoria diversa rispetto a quella di Jesolo? Sì, è stato un percorso impegnativo, con la salita finale di 4 km. Ho visto che alcuni velocisti faticavano. Queste sono le mie corse". Così Sacha Modolo commenta la vittoria nella 17/a tappa. "Stavo bene, all'inizio non molto perché ieri sul Mortirolo ho faticato molto, e mi sono raffreddato", racconta l'azzurro ai nostri microfoni. "Oggi invece faceva caldo. E queste sono le mie prime giornate". Modolo riconosce il grande lavoro dei compagni di squadra Richeze e Ferrari: "Dopo mesi di prove - spiega - siamo diventati uno dei 'treni' più forti".

CONTADOR: "E' stata una tappa molto nervosa, tutti sono andati velocemente. E' un Giro molto duro, più duro di quello che pensavo". Così la maglia rosa commenta al termine della 17/a tappa. Una frazione 'familiare' per il corridore: "Mi trovo vicino alla mia sede di allenamento, conosco molto bene il percorso, soprattutto l'inizio della tappa di domani", spiega lo spagnolo della Tinkoff Saxo ai nostri microfoni. Il pensiero torna alle fatiche di ieri sul Mortirolo: "La tappa di ieri è stata dura. L'abbiamo passata e questa è la cosa più importante. Landa ha detto che vuole darmi battaglia? E' un bene per il ciclismo che la corsa sia interessante. Sono pronto", così il 'Pistolero'.

ARU: "E' stata una tappa nervosa? Si c'era un po' di vento, è stato stressante". Dopo la grande fatica di ieri sul Mortirolo l'azzurro della Astana chiarisce di aver "riposato bene. Mancano ancora quattro giorni, continueremo ad andare avanti. La testa? È la cosa più fondamentale. Se questo è il Giro più duro? Io - ammette Aru - ho pagato quando sono stato male prima del Trentino. Ma la prima settimana l'hanno pagata tutti, siamo andati forte, sono state 17 tappe molto veloci, non c'è un giorno di respiro".

Si torna a parlare delle gerarchie in casa Astana, con il  capitano Aru che ora rischia di dover aiutare Landa, che ha dichiarato guerra a Contador: "Mikel sta andando forte, l'ha dimostrato ieri e a Madonna di Campiglio. Non è questione di essere capitano o meno", spiega il sardo.
 

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  • pubblicato27.05.2015
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