New York-Lizard Point: Soldini rinuncia

Il velista azzurro abbandona il tentativo di record sulla rotta del Nord Atlantico

Vela: 24 ore di vento buono per Soldini"Abbiamo deciso di abbandonare il tentativo di record del nord Atlantico".

È in serata che Giovanni Soldini, a bordo di Maserati con un team di nove velisti, comunica che il record di traversata atlantica da New York a Lizard Point è definitivamente sfumato. "Purtroppo il fronte freddo che stavamo inseguendo fin dalla partenza ha improvvisamente accelerato, ci ha superato e noi, malgrado gli sforzi e l'impegno, siamo stati inglobati da una zona con poco vento".

Abbiamo provato per qualche ora a navigare con questo nord ovest, ma abbiamo presto capito che non ce l'avremmo fatta. Ce lo confermano tutti i modelli meteo scaricati e le simulazioni fatte. Siamo ovviamente dispiaciuti, ce l'abbiamo messa tutta, non è andata come speravamo, ma in mare non siamo noi a comandare. Ora facciamo rotta verso le Azzorre per un veloce stop tecnico che ci permetterà di rifornirci di cibo, di cui siamo a corto. Dopodiché porteremo Maserati in Italia".

Maserati era partita da New York il 17 ottobre alle ore 00:27:20 Gmt e avrebbe dovuto percorrere le 2880 miglia fino a Lizard Point, estrema punta occidentale dell'Inghilterra, in meno di 6 giorni, 17 ore, 52 minuti e 39 secondi, record che appartiene al maxy yacht di 140 piedi Mari Cha IV. 

Da poche ore abbiamo deciso di abbandonare il tentativo di record del nord Atlantico ma in ogni caso è stata un'esperienza positiva", scrive Soldini successivamente sul suo blog. "Vorrei ringraziare tutto l'equipaggio di Maserati per la tenacia, la voglia e la competenza dimostrate - prosegue il velista milanese - Guido Broggi, Boris Herrmann, Corrado Rossignoli, Jianghe Tiger Teng, Oliver Herrera Perez, Andrea Fantini, Michele Sighel, Sam Goodchild, Alberto Sonino. Grazie anche a tutti quelli che ci hanno seguito: il loro tifo e calore è arrivato fino a qui, nell'Atlantico del nord".

"A bordo di Maserati c'è un clima incredibilmente sereno, forse perché tutti noi siamo consapevoli che ce la siamo giocata al massimo senza risparmiarci mai e in alcun modo", prosegue Soldini. "Alla partenza da New York sapevamo che questa finestra meteo aveva dei rischi e dei passaggi difficili, il primo dopo appena 12 ore - racconta il velista italiano - un passaggio con poco vento che ci è costato caro".

"La seconda incognita era la reale velocità di questo fronte freddo; le previsioni lo davano dietro di noi e più lento, invece ci ha superati. Il terzo punto critico sarebbe stato l'arrivo, probabilmente con poco vento. Insomma, non la finestra ideale che abbiamo sempre sognato con vento stabile e grandi sistemi facilmente prevedibili, ma l'occasione migliore per partire da giugno ad oggi in un anno che dal punto di vista meteorologico è stato sicuramente anomalo. Sapevamo che finire dietro al fronte ci avrebbe precluso il record e abbiamo fatto veramente l'impossibile per arrivare qui con un certo margine".

Per Soldini "queste ultime miglia sono state le più entusiasmanti che abbiamo fatto insieme, Maserati ha superato sé stessa e mi ha stupito per la sua affidabilità strutturale e per le performance formidabili. Nel nostro piccolo credo che non abbiamo nulla da rimproverarci; nei giorni scorsi abbiamo tirato il collo a Maserati come non mai e siamo anche riusciti a non fare danni, oltre che una notevolissima quantità di miglia a cannamorta. Ora dobbiamo pensare al futuro e per preparare il prossimo anno abbiamo bisogno di fare due mesi di seria manutenzione in Italia. Per questo stiamo facendo rotta prima sulle Azzorre dove faremo cambusa e gasolio e poi su Gibilterra e La Spezia. Dopo quasi due anni e 70.000 miglia in giro per il mondo torniamo nel Golfo dei Poeti, il posto migliore per prenderci cura di Maserati".

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  • pubblicato22.10.2014
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