Nervi tesi tra Arrivabene e Horner

I T.P. di Ferrari e Red Bull litigano per l'arrivo di Mekies a Maranello

1521793082882_15202436034858470445.jpgNervi a fior di pelle gia' alla prima giornata. Protagonisti a Melbourne Maurizio Arrivabene e Christian Horner, rispettivamente team principal di Ferrari e Red Bull.

Oggetto della contesa l'annunciato arrivo a Maranello di Laurent Mekies, ex direttore per la sicurezza della Fia e attuale vice direttore di gara, che dal 20 settembre si mettera' agli ordini di Binotto.

Un ingaggio che, secondo Horner, violerebbe il "gentleman's agreement" fra i team sul personale Fia trovato dopo le polemiche per l'arrivo in Renault di Marcin Budkowski.

Secondo il team principal della Red Bull, le scuderie avevano concordato di mettere sotto contratto gli ex dipendenti Fia o legati alla Fom dopo almeno 12 mesi di stand-by ma Mekies comincera' a lavorare per la Ferrari solo sei mesi dopo il suo addio alla Federazione internazionale. "Non c'e' nulla di sbagliato, ci siamo attenuti alle leggi svizzere e per le leggi svizzere sul lavoro un 'gentleman's agreement' e' illegale, anzi siamo andati oltre concedendo un periodo di stacco di 6 mesi", la difesa di Arrivabene.

Ma Horner, in conferenza stampa col team principal della Ferrari a Melbourne, insiste: "certe scuderie, fra cui proprio la Ferrari, volevano anzi che questo periodo di stacco fosse di tre anni ma alla fine abbiamo concordato sui 12 mesi. E stiamo parlando di un accordo trovato solo sei settimane fa. Ci si puo' nascondere dicendo che 'non fa parte delle regole' ma come gruppo ci eravamo messi d'accordo su qualcosa, non e' stato rispettato e a questo punto mi chiedo che senso abbia fare queste riunioni".

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  • pubblicato23.03.2018
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