Dovizioso, che capolavoro!

Batte Marquez sul bagnato. Terzo Petrucci, cade Rossi

1508137325722_GettyImages-65530564.jpgChi avrebbe scommesso fino a qualche anno fa di vedere un Andrea Dovizioso cosi'? Probabilmente non ci sara' la fila perche' l'italiano della Ducati sta facendo cose fantastiche, degne di piloti del calibro di Valentino Rossi o Marc Marquez con il quale sta incredibilmente duellando per il titolo mondiale. Una battaglia stupenda fino all'ultima curva, sotto la pioggia, sulla pista di Motegi ha incollato gli appassionati davanti alla Tv, non facendoli certo pentire di essersi svegliati presto.

Sorpassi e risorpassi con vittoria finale su un avversario che va a nozze quando ci sono certi duelli ed e' davvero uno dei piu' ostici da battere. Un vero e proprio esame di laurea superato per Andrea Dovizioso che con questa vittoria si porta a 233 punti, undici un meno dello spagnolo, facendo sognare un'Italia intera in vista delle ultime tre gare che concluderanno una stagione davvero splendida. Marquez dice che Dovi andra' forte in Malesia, mentre in Australia e a Valencia dovrebbe avere lui la meglio, Dovizioso dal canto suo afferma di vivere questo momento in modo tranquillo e siamo certi che non sono solo parole, del resto la vittoria finale sarebbe qualcosa di straordinario e l'eventuale sconfitta non toglierebbe davvero nulla a quanto di buono fatto. Ma e' pur vero che potrebbe essere questa la migliore occasione in cariera per il Dovi e quindi va struffata. Attualmente sono cinque vittorie ciascuno.

Si scomodano anche i paragoni con Casey Stoner, sembra di rivere in pista proprio quella Ducati e un pilota di quelle proporzioni, ma non siamo cosi' lontani dalla verita' perche' quando un pilota mostra in pista intelligenza, istinto, cattiveria e aggressivita' nelle fasi che servono ha davvero tutto. Parole del direttore generale della Ducati Corse Gigi Dall'Igna che ci sentiamo di sposare in pieno.

Lo straordinario duello dei due li davanti fa quasi passare in secondo piano il terzo posto di Danilo Petrucci con la Ducati Octo Pramac. Partenza senza sbavature sulla scia di Marquez, attacco e comando della corsa al secondo passaggio. La scelta della extra soft posteriore pero' non si rivela la piu' congeniale, alla fine la gomma non aveva piu' e quindi non era possibile tenere il passo. Alla fine sara' quarto podio stagionale. Quarto posto per Andrea Iannone (Suzuki Ecstar) che, scattato dal centro della quarta fila, e' subito in grande recupero sui primi. The Maniac offre in pista il meglio della stagione in lotta con il collega di box Alex Rins, anche lui artefice di una gara maiuscola. La sfida interna al box e' accesa e Iannone si impone sul giovane collega di team che e' quinto.

Per quel che riguarda le Yamaha la gara di Valentino Rossi si chiude anzitempo al settimo giro con una scivolata alla curva otto, un epilogo di un fine settimana in salita e fa davvero impressione vedere proprio il "dottore" soffrire sul bagnato. Il nono posto finale toglie ogni chance a Maverick Viñales, terza forza nella classifica iridata. Jorge Lorenzo, con l'altra Ducati ufficiale, paga a caro prezzo un iniziale contatto con Zarco, fatica a mettere in temperatura le gomme, ma poi chiude in crescendo in sesta posizione.

Alex Marquez (EG 0,0 Marc VDS) vince in Moto2 per la terza volta in questa stagione. Il duello per il titolo tra Franco Morbidelli e Tom Luthi si chiude a favore dell'italiano del team Estrella Galicia 0,0, ottavo al traguardo, mentre lo svizzero termina in undicesima posizione. Sono 24 i punti di vantaggio per Morbidelli. Sul podio, invece, salgono Hafizh Syahrin (Petronas Raceline Malaysia) e per la prima volta Xavi Vierge (Tech 3 Racing).

Podio tutto italiano nella Moto3 con il successo di Romano Fenati. Dietro al portacolori Marinelli Rivacold si piazzano due rappresentati della scuola di talenti VR46 Academy: Niccolo' Antonelli (Red Bull KTM Ajo) e Marco Bezzecchi (CIP Mahindra). La gara viene accorciata a tredici giri a causa del ritardo accumulato nel warm up, e la pioggia sulla pista asiatica. Capitolo a parte per Joan Mir (Leopard Racing) che deve iniziare la sua gara dalla bassa griglia di partenza a causa della penalita' rimediata ad Aragón. Il leader iridato chiude al diciassettesimo posto, per la prima volta in questa stagione senza raccogliere punti e non mettendo la parola fine al campionato dove resta pero' primo a +55 da Fenati.

 

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  • pubblicato15.10.2017
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