Moratti: "Ho fatto il mio tempo, nulla di più"

E sulle dichiarazioni di Mazzarri: "Neanch'io ho detto nulla di sgradevole"

1414155058173_453893.jpgDopo 19 anni al fianco dell'Inter, Moratti ha deciso di passare la mano. La sua non sarà più la voce autorevole del presidente operativo, prima, e onorario, poi. Ma quello spicchio di società che gli resta dal novembre scorso non ha intenzione di liquidarlo. "Le quote sono mie e me le tengo", ha chiarito oggi Moratti all'uscita degli uffici della Saras in Corso Vittorio Emanuele. Dunque l'ex patron mantiene il 29.5% dell'Fc Internazionale, senza ricoprire più ruoli di rilievo.

La clamorosa e improvvisa decisione di rassegnare le dimissioni non è stata una scelta di petto dettata dalla rabbia, ma una normale conseguenza dei tempi che cambiano. Moratti, però, non nasconde la tristezza che ha segnato la giornata di ieri e che forse lo accompagnerà anche nei prossimi mesi, o anni. Probabilmente si immaginava una fine diversa, maggiore riconoscenza per quanto fatto da parte di chi lo ha succeduto e dagli uomini che ha scelto. "Non sono arrabbiato, sono un po' dispiaciuto certo - ha ammesso -. Non è finita male, è solo un normale cambiamento. Penso di aver fatto il mio tempo, nulla di più".

Troppe le divergenze con la nuova proprietà, tanta la fatica nel sopportare il fatto che i suoi consigli richiesti poi non venissero ascoltati. La sua posizione all'interno dell'Inter non era più rispettata, la riprova è stata la risposta di Mazzarri che ha dichiarato di non aver tempo ed energie da dedicare all'ex patron. E se il tecnico, ieri dopo la partita di Europa League col Saint Etienne, ha dichiarato di non aver detto nulla di sgradevole, Moratti con ironia e con la sua tipica eleganza ha ribattuto: "Beh neppure io ho detto nulla di sgradevole. Se mi sento tradito da Mazzarri? Ma no".

Insomma la stoccata l'ha data, ma allo stesso tempo ha seppellito l'ascia di guerra. Anche perché secondo lui nessuna battaglia era stata iniziata: il tecnico, dopotutto, se non dovessero arrivare i risultati sarebbe davvero a rischio.

Si conclude così l'era del presidente più vincente della storia dell'Inter, capace di conquistare ben sedici trofei e, perché no, otto tapiri di Striscia la Notizia. Valerio Staffelli gli ha consegnato l'ultimo oggi, per le sue dimissioni. Dopotutto Moratti è stato uno dei personaggi più forti, amati e discussi del calcio italiano dell'ultimo ventennio.

Tanti gli attestati di stima che gli sono stati rivolti dai suoi ex calciatori: Mihajlovic lo ha definito un padre, un signore. Anche Agnelli lo ha salutato a modo suo dopo l'assemblea azionaria della Juventus di oggi: "A lui va riconosciuto un grandissimo amore per la sua Inter e il grandissimo amore può portare a compiere alcune follie come accettare uno scudetto che non ha vinto. Perdiamo comunque un grande personaggio dell' economia italiana in un mondo che ha bisogno di questi personaggi". la rivalità storica tra Inter e Juventus che ha segnato il calcio italiano da sempre e che forse ora, senza Moratti, verrà un po' a mancare.

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  • pubblicato24.10.2014
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