Messi: 'Il Mondo mi vuole campione'

E a proposito della Champions: 'Il Barça con la Roma ha dormito'

1528366000402_GettyImages-966942756.jpg"Possiamo battere chiunque".

Leo Messi concede un'intervista a El Mundo Deportivo, i temi sono soprattutto Barcellona, Champions, Real, ma quel che sta a cuore al n.10 in questo momento è l'imminente Mondiale.

"Penso spesso alle finali perse - dice l'attaccante della Seleccion, riferendosi soprattutto a quella di Brasile 2014 - E mi riempie di orgoglio che tantissima gente in giro per il mondo, senza essere argentina, vuole vedermi diventare campione del mondo".

Due mesi non sono ancora bastati per digerire l'eliminazione in Champions da parte della Roma.

Dopo il 4-1 dell'andata al Camp Nou, la squadra di Valverde ha subito il 3-0 all'Olimpico e la successiva clamorosa uscita dalla competizione ai quarti di finale.

"Non c'e' spiegazione, eravamo sicuri, abbiamo dormito... Abbiamo preso un gol stupido nato da un rimbalzo, loro hanno acquisito sicurezza, mentre noi non riuscivamo ad attaccare e tutto e' diventato molto difficile" l'analisi del capitano della Seleccion che con il Barcellona non vince la Champions ormai da tre anni di dominio Real.

"Veniamo da tre anni consecutivi in cui usciamo ai quarti e questo non puo' succedere piu'. Vogliamo vincere tutte le gare, ma certamente non possiamo stare un altro anno senza vincere la Champions".

Desideri e sogni a parte, il n.10 argentino - in vista del torneo che si apre il 14 giugno - invita a "essere realisti. Abbiamo avuto una qualificazione complicata, il tecnico è cambiato, è cambiato anche il presidente federale. Insomma, ci sono stati molti problemi. Abbiamo faticato per qualificarci soffrendo fino all'ultima partita (risolta, peraltro, da una sua tripletta contro l'Ecuador. Adesso dobbiamo ragionare con calma e pensare di andare avanti partita dopo partita".

"Anche il brutto ko contro la Spagna (6-1 a fine marzo, senza 'la pulce' in campo) è stato molto difficile da digerite - ammette Messi - anche perché venivamo dalla buona partita contro l'Italia. Perdere in quel modo ci ha fatto tornare indietro - confessa il 5 voltePallone d'Oro - Da quella sconfitta abbiamo però tratto cose positive e abbiamo avuto abbastanza tempo davanti per fare bene".  

Questo non significa ovviamente che l'Albiceleste avrà la vita facile in Russia, perchè - spiega - "in un Mondiale la logica conta fino a un certo punto. A volte arrivano dei risultati che non ci si aspetta. Un Mondiale è davvero difficile e le partite sono molto complicate. Al Brasile può toccare l'Inghilterra, il Belgio, dipende da tante cose e circostanze.Sono tornei davvero complicati ma per questo sono i migliori e per questo difficili da vincere".  

Messi passa poi ad analizzare i profili dei 'colleghi' che potrebbero 'rubargli' la vetrina iridata: "Ogni nazionale ha degli ottimi giocatori. Il Brasile ha Ney e Philippe (Coutinho), la Spagna ha Iniesta e Silva, la Germania non ha stelle specifiche, ma ha una squadra molto forte, il Belgio ha Hazard e De Bruyne, la Francia Griezmann e Mbappè. Insomma, ci sono tanti ottimi giocatori", aggiunge.

Leo sa di avere il peso di un Paese intero sulle spalle: "Il modo con cui il calcio è vissuto in Argentina è complicato. Siamo stati fortunati a raggiungere tre finali, a goderci l'ultima vittoria al Mondiale, il modo in cui la gente l'ha vissuta per le strade, anche se poi abbiamo avuto la sfortuna di non riuscire a vincere nessuna delle tre successive finali e questo ha un po' macchiato quella gioia".

Nonostante questo, aggiunge Messi, in Brasile "è stato fantastico, spettacolare vedere come ogni argentino vive un Mondiale".

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  • pubblicato07.06.2018
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