Il tribunale di Bolzano ha condannato a due anni ciascuno i medici della Federazione Italiana di Atletica Leggera Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto, accusati di favoreggiamento nell'ambito di un filone del caso doping Alex Schwazer.
L'ex dirigente del settore tecnico della Fidal, Rita Bottiglieri, è stata invece condannata a 9 mesi.
L'accusa aveva chiesto per Fiorella un anno e dieci mesi, mentre per Fischetto un anno e otto mesi e per Bottiglieri l'assoluzione per mancanza di prove.
Tutti e tre ritenuti colpevoli di essere stati a conoscenza dell'uso di sostanze dopanti da parte di Alex Schwazer, nel caso di positività appurato nel 2012, e non aver denunciato i fatti.
Inoltre, è stato stabilito un risarcimento di complessivi 15.000 euro nei confronti della Wada: 12.000 euro dovranno essere pagati da Fiorella e Fischetto (6.000 a testa), e i restanti 3.000 sono a carico della dirigente Bottiglieri.
I tre, infine, sono stati condannati al risarcimento delle spese legali sostenute dalla Wada.
"La sentenza del tribunale di Bolzano contro i medici Fidal conferma che Alex Schwazer davanti ai giudici ha detto la verità. Questo per noi è una importante conferma".
Lo ha detto il legale dell'ex marciatore, l'avvocato Gerhard Brandstaetter.
"Prima di commentare una sentenza, alla quale non ho direttamente assistito, voglio comunque vedere e leggere le motivazioni".
Brandstaetter si è detto fiducioso anche per quanto riguarda il braccio di ferro, che ormai va avanti da mesi, tra Bolzano e Colonia per la consegna delle provette d'urina e l'atteso controesame in Italia.
"Una disposizione di un tribunale non può semplicemente essere ignorata. Attendiamo con fiducia la prossima settimana altrimenti intraprenderemo provvedimenti giuridici", ha concluso.