Abbiamo scoperto sul circuito di Aragona che anche un genio motociclistico come Marquez può sbagliare e nell’errore trascinare anche il suo compagno di squadra Pedrosa, che invece di esperienza ne ha parecchia. A differenza delle cadute di Iannone e Rossi che hanno commesso errori di guida, il che può capitare a quelle velocità anche a campioni navigati, i due spagnoli della Honda hanno proprio sbagliato la valutazione tattica: Invece che rientrare subito ai box dopo le prime avvisaglie di pioggia, hanno continuato a girare con le gomme da asciutto. Inevitabile la scivolata. E con loro ha sbagliato il muretto che poteva segnalare la necessità di rientrare ai box, potendo anche verificare la situazione meteo più compiutamente dei piloti. Forse a suggerire questa scelta da parte dei piloti è stata la paura che smettesse di piovere o di lasciare ai rivali campo libero per i venti secondi che occorrono per entrare ai box, cambiare la moto e ripartire.Oppure erano convinti di poter sfidare le leggi della fisica.
Comunque è stata una scelta totalmente sbagliata che ha lasciato campo libero a Lorenzo, che invece ha avuto la forza o l’intelligenza di entrare subito al box per cambiare moto, così come Aleix Espargaro e Crutchlow che si sono ritrovati sul podio con un finale da brivido. La statistica non perdona: chi ha cambiato per primo la moto è salito sul podio.
Insomma abbiamo scoperto che al giovane fenomeno Marquez manca ancora qualcosa, quell’esperienza che arriva solo con l’età e le tante gare alle spalle. Dopo le due sconfitte subite ad opera di Pedrosa e Rossi scopriamo ancora un limite, stavolta ad evidenziarlo è stato Lorenzo, che sul circuito di Alcaniz non aveva mai vinto.
Sotto accusa dopo il gran premio di Aragon torna ancora l’erba sintetica, complice nelle cadute di Rossi e Iannone, e purtroppo nel passato causa di incidenti anche mortali, come fu il caso di Tomizawa. Da tempo si parla di togliere il materiale sintetico, che diventa ancor più pericoloso con la pioggia, ma al momento i circuiti stanno rinviando la sostituzione. Sarebbe invece il caso di imporre una certa celerità
