Marquez: "Il titolo? Penso solo a fare punti"

Rossi: "Buona pista, ma occhio al meteo". Lorenzo: "Qui posso vincere"

1476343683152_Getty-600034332.jpg"Rimangono ancora quattro gare e non importa dove o quando vincere il titolo, la cosa più importante è centrare il nostro obiettivo".

Marc Marquez vede il traguardo e non vuole commettere passi falsi. Il pilota della Honda ufficiale ha 52 punti di vantaggio in classifica su Valentino Rossi e si giocherà il primo match point per il titolo in MotoGp questo fine settimana nel Gp del Giappone.

"E' la prima opportunità per vincere, ma devono succedere tante cose ed è molto difficile, quasi impossibile", dice lo spagnolo in conferenza stampa. "Ci concentreremo sulla gara cercando di mantenere la stessa mentalità che abbiamo avuto finora. Credo sia molto importante avere un meteo stabile, ma non si può mai sapere qui a Motegi. In ogni caso, cercheremo di gestire qualsiasi situazione".

Marquez non ha mai vinto in Giappone da quando è in MotoGp: "Questo è un circuito che per il mio stile di guida non è così male, ma a quanto pare con la nostra moto facciamo fatica. Vediamo come andrà quest'anno e quale sarà il nostro livello in questo weekend. La cosa più importante sarà prendere punti in ottica campionato, meglio ancora se riusciremo a salire sul podio".

Dopo il Giappone, la MotoGp farà tappa a Phillip Island in Australia e poi a Sepang in Malesia: "Siamo arrivati qui sapendo che ci aspettano tre gare consecutive e sarà importante innanzi tutto concluderle tutte, mantenere la calma durante le prove perché si può cadere e controllare il limite. Abbiamo altre due gare di fronte a noi, ma per ora sono concentrato solo sul Giappone", spiega Marquez, che in ogni caso non abbassa la guardia. "Non si può mai sapere, il campionato è molto lungo e può succedere di tutto. Al momento abbiamo un buon vantaggio e cercheremo di sfruttarlo".

"La nostra Yamaha qui è competitiva, ma dobbiamo capire il livello delle gomme, fare le scelte giuste".

Valentino Rossi si prepara alla sfida di Motegi. Sul Gp del Giappone c'è sarà l'incognita meteo: "Come sempre. L'anno scorso abbiamo girato su asciutto e poi di domenica è cambiato tutto per colpa della pioggia. Spero sia sempre asciutto e sia anche un po' più caldo perché oggi è freddo. Dobbiamo fare bene, lottare e fare una buona gara". Giappone, Australia, Malesia, comincica il trittico terribile che tante volte ha portato bene a Rossi.  

"Tre gare di fila sono difficili, non è il massimo perché un problema in una gara si può ripercuotere sulle altre, però Motegi, Phillip Island e Sepang sono tre piste fantastiche, è sempre bello guidare una MotoGP su queste piste". Il mondiale, considerato il distacco da Marquez è una sfida "disperata" ma "conto di ritardare il più possibile la sua festa".

In ogni caso "anche stare davanti a Lorenzo e vincere il derby di casa Yamaha, è una bella soddisfazione per ciascuno di noi. Vediamo. Motegi mi è sempre piaciuta, di solito andiamo bene, ma qui si riparte da 0. Vincere in una pista Honda? È uno stimolo, qui però in carriera ho fatto 11 podi ma solo due vittorie. Comunque di solito vado forte".

"L'asfalto e' molto buono, con molto grip e sembra che non dovrebbe piovere".

Per Jorge Lorenzo ci sono tutte le condizioni per ottenere un bel risultato a Motegi. "E' sempre stata una buona pista per la nostra moto e per il nostro stile di guida - continua il pilota della Yamaha - Qui ho vinto tre volte e sono sempre stato competitivo, vediamo con le Michelin e la nuova elettronica ma ci aspettiamo di essere sufficientemente competitivi per puntare alla vittoria".

Sul no della Yamaha ai test con la Ducati a Jerez, Lorenzo evita la polemica: "non e' una cosa che decido io, non ci dovrebbero essere problemi per Valencia ma mi piacerebbe fare i test anche a Jerez. Dipende dalla Yamaha, per adesso mi concentro sulla lotta per la seconda posizione visto che il titolo ormai e' andato".

Eppure Lorenzo si sarebbe aspettato un 'regalo' dalla Yamaha per i test di Jerez: "Per tutto quello che abbiamo vissuto in questi anni lo meriterei", il riferimento al mancato via libera per provare la Ducati del prossimo anno. Testa allora a Motegi, primo di una serie di appuntamenti ravvicinati.

"Abbiamo avuto una bella reazione e ora arriviamo su piste che potrebbero adattarsi bene sia alla Yamaha che al mio stile di guida. Fare tre gare di fila e' dura ma mi piace stare il piu' tempo possibile sulla moto e quando fai una gara dopo l'altra i muscoli sono piu' pronti". Lorenzo parla poi dei giri a Silverstone al volante della Mercedes 2014: "un'esperienza fantastica, e' stato bellissimo poter provare la macchina migliore del momento anche se vecchia di due anni, era uno dei miei sogni".

"Ci sono stati alti e bassi nei risultati delle gare, nell'ultima siamo arrivati 11esimi nonostante il buon passo che avevamo sabato. Ma per Motegi sono molto fiducioso visto che c'e' molta accelerazione, anche se poi saranno le gomme a fare la differenza".

Andrea Dovizioso punta a fare bene sul circuito giapponese dove la Ducati "ha ottenuto dei risultati importanti nel passato, negli ultimi due anni siamo stati competitivi, credo e spero che potremo andare meglio". Con Iannone ancora ko, la Ducati ha ingaggiato per Motegi Hector Barbera: "Con lui lottiamo da tanti anni, lo conosco bene, e' un pilota veloce ed e' positivo per noi, e' completamente diverso da Iannone e vedremo cosa riuscira' a fare con la nostra moto".

"Sono molto emozionato, perche' e' una cosa incredibile poter far parte della squadra ufficiale, anche solo per una gara - dice dal canto suo lo spagnolo - Ho molta voglia di fare bene, e Motegi e' una pista 'stop-and-go' che si adatta perfettamente alla Desmosedici GP, che ha molta potenza. Io sono pronto per sfruttare questa occasione e fare una bella gara, e voglio ringraziare la Ducati e il team Avintia Racing per avermi dato questa opportunita'".

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  • pubblicato13.10.2016
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