A Torino vince il keniano Rutto

Sul podio anche Ngeno e Masai, Lalli 5°. Anna Incerti seconda davanti a Deborah Toniolo

1416158187061_maratona torino.jpgTORINO, 16 NOV - Tripletta del Kenya nella 28ª edizione della Turin Marathon. Vince Samuel Rutto, al debutto in maratona, in 2h10'00'', che supera il connazionale Ernest Ngeno pochi metri prima del traguardo. Terzo Titus Masai (2h11'16''), davanti a un altro keniano, Samson Kagia (2h11'46''). Primo degli italiani, Andrea Lalli che ha chiuso al quinto posto in 2h12'48''.

Anna Incerti e Deborah Toniolo tingono di azzurro il podio femminile della maratona di Torino, parte del circuito delle “Maratone delle Città d'arte”. La gara sabauda vede la vittoria di due debuttanti, i keniani Samuel Rutto, primo in 2h10'00" ed Esther Ndiema, vincitrice della prova femminile in 2h28'41" davanti alle due azzurre arrivate rispettivamente in 2h28'58" e 2h31'35".

Molto compatto il gruppetto italiano all'arrivo, con Catherine Bertone quarta, Emma Quaglia sesta e Laila Soufyane settima all'esordio. Al maschile festeggia il nuovo primato personale Andrea Lalli, quinto in 2h12'48" nella gara che vede un podio tutto keniano e la vittoria in volata di Rutto su Ernest Ngeno.

Incerti, campionessa europea di maratona a Barcellona 2010, lotta a lungo per la vittoria con l'esordiente Ndiema. Dopo un avvio a ritmi cauti le due, insieme a un'altra delle favorite, la keniana Helena Kiprop, passano alla mezza maratona in 1h14:24. Il gruppetto italiano formato da Emma Quaglia, Deborah Toniolo, Catherine Bertone, Giovanna Volpato e Laila Soufyane è circa due minuti più indietro.

La siciliana delle Fiamme Azzurre dà una leggera accelerazione intorno al 27° chilometro, uno strappo che stacca Kiprop e dà inizio alla guerra di nervi fra la 26enne degli altipiani e l'azzurra, che sostenuta dal tifo del pubblico prova a metterla in difficoltà. L'azione decisiva avviene a un chilometro e mezzo dalla fine quando Ndiema riesce ad allungare sino alla vittoria finale in Piazza Castello. Incerti è seconda a soli 17" e abbraccia dopo l'arrivo l'amica e azzurra Deborah Toniolo (Forestale), che con un finale in rimonta e una seconda parte più veloce della prima conquista il terzo gradino del podio.

"Ci volevo essere - ha dichiarato Incerti - per correre una grande maratona italiana, anche se solo tre mesi dopo gli Europei di Zurigo. Non sapevo cosa aspettarmi dalla Ndiema perché era un'esordiente, ma spesso le atlete più pericolose sono proprio quelle al debutto. Sono partita decisa e volevo davvero vincere, per regalare una vittoria a mia figlia Martina".

Al maschile è quaterna Kenya e la vittoria si decide in volata. Se la contendono fino all'ultimo metro Samuel Rutto, venti anni ed Ernest Ngeno, diciannove. I due sono nel gruppetto di testa sin dalle battute iniziali, mentre almeno nelle battute iniziali si mantiene un po' coperto Andrea Lalli. Il finanziere è staccato di circa un minuto a metà gara (1h05'52" alla mezza) quando decide di provare la rimonta con un azione più che decisa, con frazioni anche al di sotto dei 3'/km.

Intorno al 30° chilometro il campione europeo di cross si porta a ridosso dei leader della corsa (1h33'45" per l'azzurro, 1h33'41" per i primi), ma nei chilometri seguenti accusa lo strappo e perde qualche decina di secondi, assestandosi in quinta posizione. Il finale è un testa a testa tra Rutto e Ngeno, con quest'ultimo che sembra avere la meglio ma a poche decine di metri dal traguardo si lascia superare dall'avversario: 2h10'00" e 2h10'01" i crono dei due africani. Seguono Tutus Masai (2h11'16") e Samson Kagia (2h11'46"), infine Lalli che con 2h12'48" conclude la seconda maratona in carriera abbassando di 1'38" il crono ottenuto un anno fa a Venezia.

"Devo imparare a gestire meglio la gara, fino al 21° chilometro ero in controllo insieme a Matvychuck, poi mi sono trovato da solo e ho fatto un'azione troppo decisa; avrei dovuto aspettare - ha affermato Lalli -. Stavo recuperando nei confronti del gruppetto di testa, sono arrivato anche a due secondi dai primi ma quando si sono accorti che stavo rientrando hanno accelerato, li ho visti allontanarsi e mi sono un po' demoralizzato. La seconda parte della corsa é stata un po' più dura. Sono comunque contento, volevo correre intorno alle 2h12' è così è stato".

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  • pubblicato16.11.2014
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