"Cori? Non ingigantiamo il fenomeno"

Diaconale: "Non li ho sentiti, club condanna sempre il razzismo"

1547314095241_laziotifosi.jpgROMA, 12 GEN - "Faccio parte di quel 98% di quei spettatori che i cori non li ha sentiti. Non metto in discussione né la buona fede né tantomeno l'udito di chi li ha ascoltati. Se ci sono stati la società condanna qualsiasi tipo di coro razzista e antisemita, ma bisogna anche valutare le dimensioni del fenomeno senza ingigantire il fenomeno".

È la dichiarazione spontanea del portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, in merito ai cori razzisti e antisemiti uditi all'Olimpico da una parte della curva nord laziale durante la gara di Coppa Italia tra Lazio e Novara.

"Credo - ha aggiunto Diaconale - ci sia una forma di psicosi che gonfia episodi e questioni marginali e minoritari e apparentemente inesistenti in questioni gigantesche. Ho letto i cori nello stadio, come se tutto lo stadio avesse fatto cori razzisti. Viviamo in un ambiente particolare in cui le notizie possono girare in tutto il mondo e danneggiare l'immagine della società".

La digos di Roma è comunque al lavoro per individuare i responsabili dei cori razzisti urlati durante la partita allo Stadio Olimpico. Al vaglio le immagini delle telecamere.

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  • pubblicato12.01.2019
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